- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti
Napoli – Camorra e colletti bianchi, dopo il maxi-blitz della scorsa settimana una nuova operazione è stata messa a segno alle prime luci di oggi. Un giudice del Tribunale di Napoli è stato arrestato insieme ad altre quattro persone nell’ambito di un’operazione anticorruzione svolta dalla polizia, sotto il coordinamento della Procura di Roma, e denominata “San Gennaro”. I cinque devono, a vario titolo, rispondere di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione e favoreggiamento personale. Emersi anche collegamenti con appartenenti alla camorra.
Le 4 persone finite in carcere nel corso dell’operazione “San Gennaro” della polizia sono Alberto Capuano, 60 anni, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli in servizio alla sezione distaccata di Ischia; Antonio Di Dio, 65 anni, consigliere circoscrizionale della Municipalità 10 Bagnoli-Fuorigrotta; Valentino Cassini, 51 anni, libero professionista nel commercio al dettaglio di prodotti via Internet; Giuseppe Liccardo, 29 anni, pregiudicato della camorra legato al clan Mallardo di Giugliano. Il gip di Roma ha invece disposto gli arresti domiciliari per Elio Buonaiuto, 71 anni, avvocato di Napoli. Sono tutti indagati, a vario titolo, per traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale, corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari.