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Napoli – L’aumento esponenziale dei contagi nelle carceri (secondo dati pubblicati da organi di stampa del 150% in una sola settimana) impone misure ben più radicali del semplice green pass per chi accede nelle carceri; misura, che peraltro, entrerà in vigore solo nelle prossime settimane”. E’ l’allarme che lancia il presidente del sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp, Giuseppe Moretti, in relazione all’aumento esponenziale dei contagi nelle carceri italiane.
Vanno adottati provvedimenti straordinari – afferma ancora Moretti – per limitare le grandi difficoltà che già vivono gli agenti nella gestione dei detenuti positivi che ad oggi sfiorano le duemila unità, con problemi per le quarantene cui devono essere sottoposti i molti soggetti che sono stati in contatto i detenuti contagiati, ovvero, quelli che fanno accesso negli istituti”.
“Per questa ragione – sottolinea il presidente di Uspp – riteniamo indispensabile che venga valutata l’adozione della sospensione immediata dei colloqui di persona con i loro familiari in attesa che l’emergenza si attenui e tenuto conto che i sistemi alternativi garantirebbero non solo una gestione sanitaria più corretta, ma anche la possibilità di avere più colloqui di quelli che normalmente sono previsti attraverso gli strumenti informatici e le video chiamate che già hanno dato ottimi risultati garantendo anche i colloqui con i familiari per i detenuti stranieri che prima invece non venivano fatti”.
Il segretario regionale campano, Ciro Auricchio, ricorda che, ormai, “siamo in piena quarta ondata: in assenza di provvedimenti si rischia il collasso delle carceri. A tutto questo poi si aggiungono problemi atavici – conclude – come il sovraffollamento e l’esiguità di personale di polizia penitenziaria, elementi peggiorativi di una situazione ormai incancrenita da tempo”.