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Dopo l’analisi su quanto si muove nell’area di centrosinistra a firma deluchiana ma anche in quella che si vorrebbe opporre al governatore è doveroso uno sguardo al centrodestra che sul piano nazionale è area di governo e in Campania spera di divenirlo.

Al netto del trionfo di Giorgia Meloni e dell’avanzata della fiamma tricolore di Fratelli d’Italia, in Campania i partiti di centrodestra sembrano ancora faticare alla riorganizzazione sia interna, poi di coalizione.

Eppure il risultato elettorale del 2020 ha parlato chiaro, con gli appena 464.921 voti (18,1%) ottenuti dalla coalizione guidata da Stefano Caldoro contro le 1.789.017 (69,5%) preferenze per De Luca e sostenitori. Ad oggi i bookmakers non escludono la possibilità di una nuova candidatura di Caldoro, proprio per un riscatto delle ultime sconfitte e per riprendersi lo scettro di Presidente detenuto nel quinquennio 2010- 2015.

L’ex Governatore, comunque, al netto dell’addio di Mara Carfagna a Forza Italia, viene indicato come vicino all’ingresso in Fratelli D’Italia che in Campania, ad oggi, vede Edmondo Cirielli tra i massimi riferimenti. In questo discorso però, Caldoro dovrebbe sedare eventuali ambizioni di candidature apicali, perché è evidente che il primo partito di Governo vorrà dettare le condizioni. E’ il nome del ministro della Cultura, il napoletano Genny Sangiuliano, è già balzato più volte come i favoriti alla candidatura a Governatore campano. Per Forza Italia saldo l’Europarlamentare Fulvio Martusciello, per la Lega Severino Nappi. Non è da escludere, infine, che l’asso nella manica potrebbe essere il Magistrato Catello Maresca, alle ultime amministrative di Napoli appoggiato dal centro-destra, arrivato secondo alle spalle del sindaco Gaetano Manfredi.

Il terzo mandato deluchiano il nodo da sciogliere nel centrosinistra che già scalpita per le regionali