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Quando si parla di salute orale, si inquadra un tema di grande importanza. Approfondire le peculiarità dei vari trattamenti è cruciale. Tra i più apprezzati, rientra l’implantologia a carico immediato.

Se sei qui, significa che vuoi saperne di più in merito. Alla luce di ciò, abbiamo riassunto cinque punti essenziali da conoscere nel momento in cui la si nomina.

La selezione dei pazienti da trattare

L’implantologia a carico immediato è una tecnica che permette ai pazienti di tornare a casa con i denti fissi lo stesso giorno in cui viene posizionato l’impianto (massimo 48 ore dopo).

Soluzione perfetta quando si punta a risparmiare tempo e traumatismi, ha alla base una selezione dei pazienti che possono accedere ai trattamenti. Tra le indicazioni principali, infatti, rientra il fatto di avere sufficiente osso mandibolare.

Nelle situazioni in cui si ha a che fare con una carenza ossea, non bisogna assolutamente preoccuparsi. In tali frangenti, infatti, il dentista può consigliare al paziente terapie di chirurgia rigenerativa.

Si può procedere con carico immediato su impianti sia singoli sia multipli

Una cosa da sapere assolutamente quando si parla di implantologia a carico immediato riguarda il fatto che, a seconda della situazione, si può procedere con:

  • Carico su impianti singoli
  • Carico su impianti multipli

Nel primo caso, si ha a che fare con situazioni in cui il dentista è intervenuto a seguito della mancanza di un singolo dente o dell’estrazione di una corona. In tali frangenti, si può procedere caricando immediatamente la corona dentaria. Trascorsi circa 3 mesi con la protesi provvisoria, il dentista posiziona la corona fissa.

Cosa dire, invece, dell’opzione chiamata in causa nel secondo punto? Quando si parla di carico immediato sugli impianti multipli, è bene specificare che si parla di una procedura che può essere concretizzata solo nei casi in cui il paziente presenta una stabilità primaria pari a 35 Ncm.

Per essere precisi, è bene ricordare l’esistenza anche del carico immediato sull’intera arcata, circostanza in cui, come nella precedente, è necessario che il paziente parta con una stabilità superiore ai 35 Ncm.

La procedura viene effettuata in anestesia locale

La procedura di implantologia a carico immediato viene effettuata a livello ambulatoriale, generalmente con la sola anestesia locale. Nei frangenti in cui il paziente, di solito per problemi di ansia, lo richiede, si può somministrare anche la sedazione cosciente.

La fase di guarigione è estremamente agevole

Uno dei motivi per cui l’implantologia a carico immediato è molto apprezzata riguarda il fatto che, dopo la procedura, il paziente va incontro a una guarigione agevole.

In media, ci vogliono circa tre mesi. Entrando nel vivo degli step, facciamo presente che parte tutto un paio di giorni dopo il trattamento, quando si controlla la ferita. Trascorsi 10/15 giorni, si comincia a notare il riassorbimento dei punti di sutura.

Una volta archiviato questo passaggio, inizia a tutti gli effetti il processo di rigenerazione ossea che, come precedentemente specificato, ha una durata che si aggira attorno ai 3 mesi.

Come comportarsi nei giorni successivi al trattamento

Per informarsi al meglio sulle procedure di salute orale e sull’implantologia a carico immediato in particolare, è bene documentarsi su come comportarsi nei giorni successivi al trattamento.

Importante è astenersi dall’attività fisica per una settimana, evitare gli alcolici e, per i primi due giorni almeno, i cibi caldi. Un altro punto rilevante da sottolineare riguarda il fatto che, sempre per i primi giorni, non bisogna utilizzare lo spazzolino in corrispondenza della zona trattata. Il rischio, così facendo, è quello di compromettere l’integrità dei punti di sutura prima che vadano incontro a completo riassorbimento.