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Il Comitato anticamorra per la legalità scrive ai parlamentari per chiedere la liberazione dei bambini costretti a crescere nelle carceri italiane insieme alle loro mamme. In un appello che ha già le firme di Paolo Siani, Sandro Ruotolo, Maurizio De Giovanni, Roberto Fico, Carmela Manco, Gennaro Pagano, Isaia Sales e Antonio Iazzetta, il Comitato ricorda che “senza voler lasciare impunite donne che delinquono, e sarà un giudice a decidere la pena, lo Stato ha il dovere di tutelare i diritti dell’infanzia”.
Nell’appello si ricorda che “nei primi mille giorni di vita, l’ambiente in cui il bambino vive svolge un ruolo decisivo per lo sviluppo del suo cervello. E non può di certo essere un carcere che, benché attenuato, resta pur sempre un carcere, il luogo migliore per la sua crescita”.
Chiediamo a tutti i parlamentari di modificare il decreto del governo e rispettare i diritti dei minori. Chiediamo che vengano istituite un numero sufficiente di case famiglia protette per le detenute madri, già previste nella legge 62 del 2011, ma realizzate solo a Milano e a Lauro in provincia di Avellino”, continua l’appello prima di sottolineare che “nelle case famiglie protette grazie alle moderne tecnologie le donne possono restare sotto stretta sorveglianza permettendo comunque ai bambini di vivere in un ambiente più salubre”.
Il Comitato poi ricorda che “nella finanziaria 2020 sono stati stanziati 1,5 milioni per 3 anni per realizzare case famiglia protette, mai utilizzati e che il paradosso è che, mentre si con tutte le conseguenze che questo comporta per la sua crescita psicofisica”.
Per sottoscrivere l’appello – informa il Comitato – si può inviare una mail a [email protected] o inviare un messaggio alla pagina facebook del Comitato https://m.facebook.com/profile.php?id=61553022943880.