- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Roma – Il 3 di dicembre è arrivato, scaduto il precedente Dpcm, ma ne è già pronto uno nuovo, della durata più lunga rispetto agli altri perchè andrà ad abbracciare le festività natalizie. La paura del premier Conte è che si debba affrontare una terza ondata se si dovesse essere maggiormente permissivi nel corso dell’ultima festa dell’anno. Rigore assoluto negli spostamenti e restrizioni negli assembramenti. Il tutto per non mandare in fibrillazione il sistema sanitario ancora una volta, non adesso che i numeri stanno migliorando e che è tutto pronto per far partire la campagna di vaccinazione.

Per prima cosa – così inizia Conte il suo discorso – voglio confermare che il sistema della colorazione delle Regioni resta perchè sta funzionando e si sta rivelando efficace. Ci sta permettendo di dosare gli interventi con misure su base territoriali.. In questo modo abbiamo piegato la curva dei contagi riportando l’indice Rt al di sotto dell’1% (attualmente allo 0,91%). Continuando in questo modo, in un paio di settimane tutte le regioni saranno gialle ed è un risultato molto significativo. Stiamo evitando un lockdown generalizzato che sarebbe stato penalizzante. I risultati ci confortano ma non possiamo distrarci”.

E allora si entra nel dettaglio delle decisioni prese che riguarderanno un periodo abbastanza lungo.

FESTIVITA’ NATALIZIE – Affrontarle come se fosse completamente un’area gialla significherebbe una nuova impennata di contagi. Ecco perchè ci sarà un piano di restrizioni dal 21 dicembre al 6 di gennaio.

SPOSTAMENTI – Dal 21 dicembre al 6 di gennaio saranno vietati gli spostamenti da una Regione all’altra, anche per raggiungere le seconde case. Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 di gennaio saranno anche vietati gli spostamenti da un comune all’altro. Sul proprio territorio, resta il divieto di spostamento dalle 22 alle 5 del mattino, mentre a Capodanno questo sarà posticipato alle 7. Ci si potrà spostare per esigenze lavorative, motivi di salute e casi di necessità. Si può sempre rientrare nel proprio domicilio o luogo di lavoro e per le coppie sarà possibile il ricongiungimento se c’è stata distanza per lavoro. Ci torna dall’estero oppure per i turisti, prevista la quarantena. Chiusi gli impianti di sci dal 4 dicembre fino al 6 gennaio e dal 21 di dicembre sono sospese le crociere.

SCUOLE – dal 7 di gennaio si riparte con la didattica in presenza anche per le scuole superiori. sarà garantito il rientro per il 75%.

BAR E RISTORANTI – Per le aree gialle, bar e ristoranti aperti a pranzo, mentre per le arancioni e rosse, apertura prevista dalle 5 alle 22 con servizio di asporto; consegna a domicilio sempre possibile.

PRANZI E CENE NATALIZI – Non è possibile imporre limitazioni ma Conte in questo caso parla di forti raccomandazioni. Evitare assembramenti con persone non conviventi. Alberghi aperti ma è vietato il veglione il 31 dicembre, i ristoranti chiuderanno alle 18 ed è previsto solo servizio in camera.

NEGOZI – Dal 4 dicembre fino al 6 gennaio negozi aperti fino alle 21. Dal 4 al 15 di gennaio nei centri commerciali saranno aperte solo le attività che vendono beni di prima necessità. Parte il Piano Italia Cashless che prevede un rimborso del 10% per tutti coloro che utilizzeranno una carta per ogni spesa effettuata, sarà a titolo personale e quindi cumulabile in famiglia. Il rimborso previsto arriva fino a 150 euro