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Napoli – Vivono in Campania (gran parte nel Napoletano) ma prestano servizio come docenti o come personale Ata in regioni limitrofe. Ogni giorno si spostano con i treni e in tempo di Covid tutto è diventato più faticoso. Sono alcune migliaia, qualcuno dice diecimila, con un’età media che sfiora i 40 anni. Sono tantissimi e sono quelli che affollano, prevalentemente, i treni regionali che partono all’alba da Napoli verso Roma. Per loro però ai disagi quotidiani fatti per conquistare un posto di lavoro vicino casa, in questi giorni, si è aggiunta un’altra angoscia: quella di non sapere dove potersi vaccinare perché non inseriti alcun elenco.

E’ quanto hanno denunciato alcuni docenti nel corso di un incontro web promosso dal “ilblogdigio” che si interessa delle problematiche della scuola, dell’ambiente e della salute, con particolare attenzione all’area flegrea. “Ad oggi, non sappiamo dove fare il vaccino”, hanno detto alcuni docenti che si sono autodefiniti “gli invaccinabili”. “Alcuni Dirigenti Scolastici hanno sollecitato il Presidente De Luca ed i Ministri dell’Istruzione e della Salute. Si spera in una decisione in tempi brevi”, si legge.

“E’ proprio questo personale che dovrebbe, invece, avere la precedenza proprio perché continua a lavorare in presenza e perché quotidianamente affronta il rischio di viaggiare senza alcuna condizione di sicurezza su mezzi di trasporto”, si legge ancora nella nota.