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Non è prodigo di buone notizie il report settimanale delle Regioni a cura della Cabina di Regia. In Italia si osserva infatti un’accelerazione del progressivo peggioramento dell’epidemia di SARS-CoV-2, una situazione ormai in costante aumento per la decima settimana consecutiva. Per la prima volta, tra l’altro, si registrano segnali di criticità significativi relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese.

A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (3.287 vs 2.846 in area medica, 303 vs 254 in terapia intensiva nei giorni 4/10 e 27/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva.

Sono 17 le Regioni che hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. Scende la percentuale dei nuovi casi che sono stati rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (31,8% dei nuovi casi vs 35,8 la settimana precedente). Aumenta, invece, la percentuale dei nuovi casi rilevati attraverso le attività di screening (33,2% vs 28,2%). Il 29,1% dei nuovi casi è stato rilevato attraverso la comparsa di sintomi e nel 5,9% non è stato riporto l’accertamento diagnostico.

Questo aumento dei casi ha portato a un’innalzamento dell’indice Rt a livello nazionale. Sono addirittura quindici le Regioni dove si registra un indice Rt superiore alla soglia dell’1: Abruzzo (1.13), Calabria (1.02), Campania (1.24), Friuli Venezia-Giulia (1.09), Lazio (1.16), Liguria (1.09), Provincia autonoma di Bolzano (1.11), Piemonte (1.3), Provincia autonoma di Trento (1.18), Puglia (1.01), Sardegna (1.01), Sicilia (1.22), Umbria (1.12), Valle d’Aosta (1.09) e Veneto (1.13).

Sono stati riportati complessivamente 3.805 focolai attivi, di cui 1.181 nuovi, entrambi in aumento per la decima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 3.266 focolai attivi di cui 909 nuovi). Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province e la maggior parte di questi continua a verificarsi in ambito domiciliare (77,6%). Continua a scendere la percentuale dei focolai rilevati nell’ambito di attività ricreative (4,1% vs 4,5% la settimana precedente).

Questa settimana sono in lieve aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico. Rimane tuttavia complessivamente una dinamica di trasmissione limitata pari al 2,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione.

La raccomandazione è di utilizzare le mascherine anche in luoghi all’aperto. È necessario evitare eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati. È obbligatorio adottare con consapevolezza comportamenti individuali rigorosi (in particolare il distanziamento fisico e, per l’appunto, l’uso delle mascherine) al fine di limitare il rischio di trasmissione per evitare un ulteriore e più rapido peggioramento dell’epidemia.