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Una zona rossa nazionale di 2/3 settimane. Restrizioni dure per frenare la crescita della diffusione del virus e procedere – contestualmente – a una vaccinazione di massa.

Questa l’ipotesi al vaglio del Cts e del Governo nelle ultime ore. Quella che è stata definita una ‘super zona rossa’ dovrebbe essere l’anticamera di una riapertura generalizzata in un contesto – si spera – a quel punto completamente diverso. 

Le nuove regole del lockdown duro sono allo studio dopo l’istanza di Palazzo Chigi al Cts in cui, chiedendo una riunione e un documento per oggi, si sottolinea «il progressivo mutamento del quadro epidemiologico». Il report 42 del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute conclude l’analisi sulla situazione di covid in Italia in modo molto chiaro:

  • Si osserva una ulteriore accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale (195 casi per 100mila abitanti nella settimana 22-28 febbraio 2021). L’incidenza nazionale si sta quindi rapidamente avvicinando alla soglia di 250 casi/settimana per 100.000 abitanti che impone il massimo livello di mitigazione possibile
  • Si conferma per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero di Regioni/PPAA classificate a rischio alto (6) ai sensi del DM 30/4/2020. Ben 9 Regioni/PPAA, classificate a rischio moderato, sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane. Soltanto una Regione è a rischio basso.
  • Si ribadisce, anche alla luce dell’aumento sostenuto della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Analogamente a quanto avviene in altri paesi europei, si rende necessario un rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale al fine di ottenere rapidamente una mitigazione del fenomeno.
  • In presenza di varianti che possono parzialmente ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili, le Regioni/PPAA sono invitate ad adottare, indipendentemente dai valori di incidenza, il livello di mitigazione massimo a scopo di contenimento.

Sul fronte vaccini da oggi alla fine di aprile dovrebbero arrivare in Italia 26 milioni di dosi. Le intenzioni del governo sono di procedere speditamente all’inoculazione di tutte le dosi a disposizione. In sostanza il binomio lockdown/vaccinazioni sarebbe l’ultima strategia pensata dagli esperti per tirare il paese fuori dal tunnel.