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Aggiornati e diffusi da Eures i dati statistici relativi alle vittime di femminicidio di Italia nei primi dieci mesi del 2018. In vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, prevista per domenica 25 novembre, è stata registrata una leggera diminuzione (meno 7%) rispetto allo stesso periodo del 2017. Sono, infatti 106 le vittime di femminicidio contro le 114 dello scorso anno in Italia. Dati che però restano allarmanti se si guarda al totale degli omicidi in Italia.

Secondo l’Osservatorio regionale della Campania che monitora il fenomeno pubblicando aggiornamenti quotidiani, sono 12 ad oggi, 24 novembre 2018 le donne vittime di femminicidio in Campania.

Cinque in provincia di Caserta: Antonella Laurenza (45 anni) uccisa in una cartoleria di Vairano Patenora, a colpi di pistola dal marito finanziere che lei voleva lasciare e sua sorella Rosanna (43 anni) intervenuta per difenderla, Angela Barotta di Teano (63 anni) uccisa a fucilate (con il figlio di 44 anni) dal marito suicida, Anna Carusone di Bellona (45 anni)  uccisa a colpi di pistola dal marito che spara sulla folla ferisce 6 persone e poi si uccide, Immacolata Stabile di San Marcellino (48anni) strangolata dal marito che si è poi suicidato.

Nella tragica classifica campana segue la provincia di Salerno con quattro femminicidi:  Lin Suqing (50 anni) trovata morta imbavagliata e svestita sul letto ad Agropoli; Violeta Mihaela Senchiu (32 anni) bruciata viva per futili motivi con crudeltà e predeterminazione dal suo compagno di 48 anni; Antonietta Ciancio (69 anni) uccisa a Sapri, con un colpo di pistola alla nuca, dal marito reo confesso; Nunzia Maiorano (41 anni) uccisa a Cava de’ Tirreni con 40 coltellate dal marito.

Due invece i femminici consumati in provincia di Avellino: Antonietta Raduazzo, 80 anni, trovata morta nella camera da letto accanto al corpo del marito uccisa a colpi di arma da fuoco, a Villanova del Battista e Giuseppina Bellizzi, 78 anni, ex dipendente del comune di Avellino, soffocata al culmine di un litigio dal fratello, anch’egli pensionato.

Uno solo in provincia di Napoli e previsamente a Terzigno dove Immacolata Villani, 31enne, venne uccisa a colpi di pistola dal marito davanti alla scuola dove aveva accompagnato il figlio.

Nessun femminicidio in provincia di Benevento dove però resta alta la guardia sul fenomeno della violenza di genere. Proprio stamane la Procura di Benevento, in concomitanza con l’importante celebrazione di domani, ha annunciato di voler implementare il percorso intrapreso, dando seguito al Tavolo Tecnico Interistituzionale  con l’intento di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati  che si occupano delle vittime vulnerabili e di violenza di genere e di creare un luogo di confronto permanente tra essi per condividere le metodologie di approccio, integrare gli interventi, sviluppare linguaggi e modalità comuni con l’obiettivo di elaborare anche un Protocollo operativo finalizzato a stabilire procedure e buone prassi tra le istituzioni e gli organismi competenti territorialmente, atto a migliorare il sostegno alle vittime, in tutto l’iter giudiziario (dalla rilevazione/ segnalazione, all’ ascolto, alla presa in carico) per evitare la vittimizzazione secondaria.

A tal fine il Procuratore della Repubblica ha promosso un incontro tra tutti i soggetti interessati che si terrà il 13 dicembre presso i suoi Uffici.