“Si sta alimentando una campagna mediatica per screditare i risultati ottenuti dalla Campania, ma perdono tempo perché la verità è più forte di quello che dice qualcuno che fa sciacallaggio”. Lo ha detto il governatore campano Vincenzo De Luca nel corso dell’appuntamento social del venerdì. Il governatore si è soffermato in particolare su tre serie misure di politica sanitaria, in particolare a sostegno dei pronto soccorso sottolineando come “dipendano esclusivamente dal governo nazionale”. “Tre misure – ha sottolineato – che possono dare respiro ai pronto soccorsi e per le quali il governo non ha stanziato i fondi nella legge di bilancio: tutto il resto è sciacallaggio e strumentalizzazione politica”.
“Le immagini dei bambini morti di fame e di sete nel Mediterraneo sono un pugno nello stomaco e si aggiungono alle immagini drammatiche che arrivano da Gaza dove siamo arrivati a 32 mila morti, la gran parte bambini e donne che muoiono di fame e per le malattie. Di fronte a una tragedia come questa che si aggiunge a quella dell’Ucraina, l’Occidente non ha niente di meglio da fare se non il dibattito su massacro o genocidio: davanti a questo mi vergogno”, continua il governatore campano Vincenzo De Luca. “C’è stato un solo uomo – ha sottolineato – che ha avuto il coraggio di dire cessate il fuoco, che non è la pace per cui ci vorranno anni, Papa Francesco. L’Occidente sta mostrando quanto profonda sia la sua crisi di fronte a queste tragedie, abbiamo maturato un cinismo intollerabile. L’umanità è scomparsa, è finita”.
“Sulla questione dei fondi di Sviluppo e Coesione la Regione Campania ha fatto tutto quello che c’era da fare, abbiamo chiarito tutte le stupidaggini sui livelli di spesa, e dunque credo ci siano le condizioni per firmare l’accordo anche con noi, ci auguriamo entro le due settimane indicate dalla decisione del Tar”, continua De Luca. “Siamo di gran lunga avanti a regioni che hanno già firmato gli accordi – ha sottolineato il governatore – il problema non è la capacità di spesa ma altro. Abbiamo sviluppato un dialogo con il ministero già da un un anno, da marzo dello scorso anno. Abbiamo fornito le integrazioni che ci sono state chieste, cose inimmaginabili, e non dipende dal colore dei governi perché quando c’era al governo Berlusconi il rapporto era enormemente più fluido e rapido. Nell’attuale situazione, invece, rischiamo di perdere tre anni di tempo senza aprire un cantiere, abbiamo fatto tutto quello che ci è stato chiesto e dunque credo ci siano le condizioni per firmare l’accordo con la Campania. Siccome si chiamano fondi di sviluppo e coesione la prima regione con cui fare l’accordo era la Campania per ragioni oggettive e di dignità politica. Così non è stato”. “La Campania e De Luca – ha concluso – hanno combattuto per la dignità di Napoli e della Campania. Ora ci auguriamo si firmi l’accordo entro due settimane altrimenti prenderemo altre decisioni”.