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Napoli – In Campania su 6702 detenuti presenti nelle 15 carceri per adulti ci sono appena 36 posti di degenza nei reparti detentivi degli ospedali. Al Cardarelli dove sono stato in visita in mattinata ci sono 12 posti, oggi solo nove perché una stanza con tre posti è inutilizzabile. I 36 posti sono dislocati in ogni provincia, eccetto Benevento, dove, per volere della direzione sanitaria degli ultimi 12 anni, all’Ospedale San Pio non ci sono posti riservati ai detenuti.
Perché solo così pochi posti per i detenuti negli ospedali campani?” E’ quanto si chiede polemicamente il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello.
Tantissimi detenuti – osserva Ciambriello – attendono di essere ricoverati o per visite specialistiche o per interventi chirurgici. L’attesa a volte è più lunga della pena. Nel pieno rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza e della tutela della salute, credo che la nostra società e le nostre Istituzioni non siano rispettosi dei diritti umani dei detenuti”.
Ciambriello ne ha parlato all’uscita dell‘ospedale Cardarelli, dove oggi è stato a visitare sia i detenuti del reparto detentivo sia un altro detenuto ricoverato al pronto soccorso. Il garante comunica poi che non ci sono più detenuti contagiati dal Covid nel carcere di Poggioreale. Ci sono ancora 116 detenuti contagiati tra cui 54 a Benevento, 32 ad Avellino e 21 a santa Maria Capua Vetere. Oltre a 71 agenti campani contagiati dal Covid.
La riforma sanitaria nelle carceri – conclude il garante campano dei detenuti – tarda ad avere piena ed incondizionata applicazione. Tale diritto deve essere riconosciuto conciliabile e non contradditorio con le esigenze di sicurezza.
L’irragionevole incertezza, a volte gelosie tra l’area sanitaria e le direzioni delle carceri, sono un’afflizione aggiuntiva per i detenuti. Le aggravanti nelle carceri sono poi gli aumenti dei detenuti con un problema in più: quello mentale e quello delle tossicodipendenze”.