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Il periodo estivo ormai trascorso comporta spesso un cambio di routine, che si ripresenta in ogni periodo di ferie. È un fattore che genera stress nelle persone affette da un disturbo alimentare. L’esposizione estiva del proprio corpo, tra costumi e in generale un abbigliamento più leggero, lascia spesso un senso di insoddisfazione per il proprio corpo (non è un caso che in settembre ci sia sempre un record di iscrizioni in palestra). Secondo uno studio realizzato da un’università australiana, scrive Fanpage.it, l’ansia causata dalla prova costume indurrebbe un vero e proprio stato di disagio psicologico nella donna, chiamato Bikini Blues. È un fenomeno che consiste in uno sdoppiamento della mente dal corpo che tende ad auto-analizzarsi come un oggetto. Questo processo chiamato auto-oggettivazione può portare ad una vera e propria dismorfofobia (paura che viene da una visione distorta del proprio corpo) e può far insorgere anche pericolosi disturbi alimentari come anoressia e/o bulimia.

Quali sono i disturbi del comportamento alimentare

Le patologie alimentari sono disturbi comportamentali che hanno conseguenze negative sul benessere fisico e mentale. L’anoressia nervosa si manifesta nell’ossessione per il dimagrimento, al quale non pone un limite visto che la percezione di chi soffre di questo disturbo è sfalsata. Secondo il suo modo di vedersi, è in sovrappeso anche se non è vero. Il persistere di questo comportamento conduce a una perdita di massa muscolare, alla malnutrizione e ad altre problematiche nell’organismo. La bulimia nervosa si caratterizza per gli episodi di fame incontrollabile per cui la persona consuma una grande quantità di cibo in poco tempo. In seguito le crisi sfociano in un senso di colpa che spinge a riprendere il controllo del peso con vari metodi, quali l’assunzione di lassativi, l’auto-stimolo al vomito o attività fisica in eccesso. Chi è affetto da bulimia non è sovrappeso ma subisce gli effetti dei tentativi di compensazione, ad esempio a livello cardio-circolatorio e digestivo. Il binge eating disorder causa un aumento di peso, in quanto la persona non adotta alcun mezzo per ridurre le calorie consumate con le abbuffate. È dannoso per la salute siccome potrebbe portare all’obesità, al diabete e ad avere problemi al cuore.

Il sostegno di uno psicologo è indispensabile, per la diagnosi e per il trattamento del disturbo alimentare e per affrontare tutto ciò che genera stress come i cambiamenti nelle abitudini quotidiane, in vacanza, nella stagione estiva. La piattaforma del centro medico Serenis offre un servizio di terapia online, accessibile a tutti da qualsiasi luogo. Qui sono presenti, in collaborazione, centinaia di psicoterapeute e di psicoterapeuti che hanno una specializzazione. È sufficiente compilare un questionario per avere la scelta dello psicologo adatto con il quale valutare se iniziare un percorso per il benessere mentale e fisico. La prima seduta conoscitiva è gratuita e viene organizzata con una videochiamata.

Consigli in viaggio

Un disturbo alimentare non deve impedire di viaggiare all’estero o di vivere qualsiasi altra esperienza, in quanto fa acquisire maggiore sicurezza se la persona è pronta ad affrontare questa nuova sfida. Si presentano delle difficoltà, dovute ai cambiamenti nelle abitudini e al cibo quindi imparare a essere flessibili e a non avere il controllo sulle attività da svolgere come ad esempio l’esercizio fisico, consente di divertirsi praticando sport mai provati senza accumulare stress. Andare al supermercato a scegliere gli alimenti adatti per ritrovare conforto, cucinando piatti simili alla quotidianità per assaggiare poi altri gusti. È un’avventura colma di conoscenza, per aver esplorato, camminato, fotografato, letto e sperimentato tutto ciò che un viaggio alla scoperta di altre culture e bellezze naturali è in grado di offrire. Socializzare con altre persone diventa un’opportunità di amicizia e una volta instaurato un rapporto di fiducia, risulta più facile condividere e parlare del proprio disturbo alimentare. Ammettere le difficoltà, fornisce la possibilità all’altro di comprendere e di aiutare.