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Napoli – Una spettacolare cerimonia di apertura ha colorato lo stadio San Paolo e dato ufficialmente il via alla trentesima edizione dell’Universiade. Trentamila spettatori hanno riempito le gradinate dell’impianto di Fuorigrotta occupando tutti i posti messi a disposizione dagli organizzatori (i restanti erano stati tenuti liberi per esigenze dovute allo show). A curare l’evento un’autentica icona delle cerimonie olimpiche, il veneziano Marco Balich, che oltre ad essersi occupato dell’evento inaugurale dei giochi invernali di Torino 2006 e di quelli estivi di Rio 2016, gestirà anche la cerimonia di apertura della prossima Olimpiade di Tokyo in programma nel 2020. 

Al San Paolo è andato in scena uno spettacolo meraviglioso. L’allestimento ha previsto la formazione sul campo di una grande U a simboleggiare al contempo sia il golfo di Napoli che il carattere di accoglienza e solidarietà che da sempre contraddistingue il capoluogo campano. All’altra estremità del terreno di gioco un vulcano illuminato – rappresentazione del Vesuvio – ha fatto da sfondo sia all’ingresso delle varie delegazioni di atleti che all’esibizione dei vari cantanti e cantautori che si sono alternati sulla scena. 
 
Lo show, la cui regia è stata affidata a Lidia Castelli, ha visto alternarsi nel grande golfo riprodotto per l’occasione tanti acrobati, ballerini e figure suggestive. Il tutto è partito con il conto alla rovescia, scandito dai numeri della smorfia, che ha fatto da preludio alll’ingresso sulla scena di una sirena in volo, interpretata da Maria Felicia Carraturo, pluriprimatista italiana di apnea in assetto costante no limits. E’ toccato a lei impersonificare la leggendaria Partenope
 

Diretta tv in 140 paesi per la sfilata di ottomila atleti e proiezioni spettacolari sia sugli schermi che sul terreno di gioco. C’è stato spazio per tanta commozione anche nella saletta dello stadio, dove poco prima dell’inizio della cerimonia il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato la piccola Noemi, ferita di recente in un agguato. Il capo dello stato, visibilmente emozionato, è stato accolto con sorrisi e applausi anche nel momento del suo discorso che ha idealmente dato inizio alla manifestazione. “Nella certezza che questo grande evento sportivo rinsalderà l’amicizia tra i popoli del mondo, dichiaro aperta la 30esima edizione dell’Universiade”.

 
Un mix di fischi e applausi ha preceduto le parole di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, e Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: “Napoli è la città dei mille colori, dello sport, della pace, dei giovani, dell’accoglienza e dell’amore. Il mio augurio è che qui possiate trascorrere giorni di forti emozioni”, ha dichiarato il primo cittadino.
 
De Luca, dal suo canto, punta sulla sfida vinta dalla Regione: “Sembrava impossibile eppure siamo qui, 70 impianti ristrutturati in dieci mesi, è stato un lavoro enorme. Abbiamo voluto questo evento per tanti motivi: avete visto sfilare ragazzi di popoli che sono in guerra tra di loro ma sono uniti in un’occasione di pace, abbiamo voluto promuovere turismo e partecipazione giovanile nei quartieri”.
 
L’importanza rivolta al tema dell’integrazione ha trovato riscontro anche in alcune caratteristiche della cerimonia. A sfilare con i nomi delle nazioni partecipanti all’Universiade sono stati quaranta migranti voluti da Balich “per ricordarci che siamo tutti migranti e parte dello stesso mondo” ha ricordato lui stesso. Tra i cantanti che hanno dato il proprio contributo si segnalano il rapper Livio Cori, Anastasio, Andrea D’Alessio e il coro del Teatro Verdi di Salerno, prima del gran finale affidato alla splendida voce di Andrea Bocelli
 
L’accensione del braciere olimpico è spettata all’ultimo tedoforo Lorenzo Insigne, giocatore del Napoli e della Nazionale, che ha ‘calciato’ una sfera infuocata che si è poi diretta – grazie a un meraviglioso effetto scenografico, verso il Vesuvio riproducendo un’eruzione.  
 
Momento particolarmente toccante quello che ha visto protagonista Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma entrata portando il tricolore sulle note di “L’Italiano”, interpretata da Malika Ayane. L’atleta ha consegnato  la bandiera ai corazzieri per l’innalzamento del tricolore. A eseguire l’inno di Mameli, a quel punto, è stata la fanfara dei carabinieri.