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Mario Draghi ha avviato oggi alle 15 il secondo giro di consultazioni, incontrando i rappresentanti dei partiti minori. Oltre a sondare la volontà politica di sostenere un governo da lui presieduto, Draghi ha già iniziato a illustrare quelli che sarebbero i punti qualificanti di un suo eventuale premierato. Vaccini e scuola in primis. 

Draghi si dice convinto che vada impressa sin da subito una forte accelerazione alla campagna vaccinale. Da tenere sotto stretta sorveglianza la catena della logistica, che rischia di apparire troppo farraginosa, e la produzione. Ma forse la novità più importante riguarda il mondo scolastico.

Il futuro governo, secondo il premier incaricato – come riportato da La Repubblica – dovrà ‘rimodulare il calendario scolastico‘ dell’anno in corso e assumere più docenti, così da recuperare le lezioni e le ore perdute per la pandemia attivando ore di recupero. L’ex numero uno della Bce non ha spiegato come intenderebbe agire ma ha fatto capire che è possibile un prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti. Avrebbe poi ricordato che a inizio anno scolastico c’erano 10mila cattedre vacanti, una situazione cui va trovata una soluzione al più presto. Quindi, lavorare da subito perché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico”.

Nel frattempo Draghi andrà avanti ancora nella giornata di domani con i colloqui, quando a essere ascoltati dall’ex Presidente della BCE saranno i partiti maggiori.