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Il successo delle criptovalute continua a spingere le vendite di componenti elettronici per il mining nel 2021, rendendo alcuni prodotti quasi introvabili sul mercato. Tra gli elementi più gettonati ci sono le GPU NVIDIA, hardware molto potenti ed efficienti perfetti per minare le monete digitali. Gli acquisti di questi prodotti hanno garantito un’ottima performance per l’azienda americana, che ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi per 5,3 miliardi di dollari.

L’impresa tech ha reso noto come la domanda per questi componenti sia altissima, con un’offerta che nonostante l’aumento non è ancora in grado di soddisfare pienamente la richiesta di tali prodotti da parte del mercato. Ovviamente il prezzo elevato di molte criptovalute ha aiutato le vendite di elementi hardware ad alte prestazioni, tuttavia il mining è un’attività che deve ben pianificata. In particolare, è indispensabile scegliere i prodotti giusti, valutando con attenzione l’effettiva convenienza del mining e soprattutto quale criptovaluta minare.

I migliori componenti hardware per il mining di criptovalute oggi

 

Il mining di criptovalute richiede computer ad alte prestazioni, con una potenza computazionale elevata per eseguire velocemente i complessi calcoli per la risoluzione dei blocchi. Per farlo è necessario investire nell’acquisto di componenti di qualità, a volte difficili da reperire in quanto sono condivisi anche con altre attività, come il gaming e i data center. Ad ogni modo, questi prodotti sono essenziali per ottimizzare le performance del proprio pc, sia in termini di capacità di calcolo sia in merito al consumo energetico e al raffreddamento.

Come proposto in questa guida ai componenti per il mining su Criptovaluta.it, tra le migliori schede madri per minare criptovalute c’è l’Asrock h110 Pro BTC+, altrimenti un’ottima alternativa è l’Asus Prime Z390-A. Per quanto riguarda le schede video uno dei prodotti più apprezzati è l’MSI Gaming GeForce RTX 2080, una GPU affidabile e quasi introvabile, oppure in alternativa la Radeon RX 580 Nitro+, con 8GB di RAM e memoria di tipo GDDR5.

Un elemento fondamentale di un pc per il mining di criptovalute è la CPU, scegliendo componenti hardware performanti come l’AMD Ryzen Threadripper 3970X, con una velocità di boost clock a 4,5 GHz e memoria cache di 144MB, oppure l’ottimizzata CPU Intel Pentium Gold G-6400 per chi preferisce un prodotto più accessibile. Da non sottovalutare sono anche gli elementi per il raffreddamento, come le efficienti ventole EXDIY-FAB da 120 mm, oppure l’efficace Noctua NF-A Industrial PPC con raffreddamento da 140 mm e velocità di rotazione fino a 3000 rpm.

Quanto costa un pc per il mining e quali criptovalutare minare

 

Il mining è un’attività piuttosto costosa, tuttavia quando la quotazione delle monete digitali è elevata può rivelarsi veramente remunerativa. Naturalmente, maggiore è l’investimento effettuato per l’acquisto di componenti hardware di qualità più alte sono le performance nel mining, perciò è essenziale pianificare con attenzione l’allestimento del pc per minare criptovalute. Lo stesso vale per il calcolo dei costi energetici, i quali hanno un impatto rilevante nell’estrazione delle criptovalute.

Un pc assemblato può costare appena 1.000-2.000 euro per le soluzioni più economiche, arrivando fino a migliaia di euro per le configurazioni più estreme, ad ogni modo la spesa deve essere considerata in modo accurato a seconda del rendimento medio stimato. Ovviamente il mining di Bitcoin rimane quello più popolare, tuttavia le turbolenze della quotazione della tecnologie di Satoshi Nakamoto molti miners si stanno spostando verso altri crypto token. Una moneta digitale interessante è senza dubbio Litecoin, più accessibile rispetto al Bitcoin sebbene il suo valore di mercato sia nettamente inferiore.

Un’alternativa è anche il mining di Monero, un processo del tutto differente rispetto a quello previsto per l’estrazione di Bitcoin, a causa della grande attenzione di questa tecnologia alla privacy e all’anonimato delle transazioni. Negli ultimi mesi è scoppiata anche la Dogecoin mining-mania, soprattutto da quando i riflettori accesi da Elon Musk hanno portato la crypto-meme al settimo posto per market cap. Una criptovaluta da valutare per il mining è anche Dash, in cui come avviene per altre tecnologie è possibile contribuire al funzionamento del processo di proof-of-work, cercando di risolvere i complessi problemi dell’algoritmo di hashing X11.