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Nocera Inferiore (Sa) – E’ un racconto sconvolgente quello che Immacolata Monti, la mamma di Jolanda, bimba di 8 mesi morta sabato scorso a Sant’Egidio del Monte Albino, ha fornito agli investigatori. Il papà della bambina, il 37enne Giuseppe Passariello, è accusato di omicidio volontario. “Mio marito prendeva mia figlia dalle guance, con una sorta di pizzicotto e, stringendola, la sollevava in alto. Mia figlia cominciava a piangere. Io non protestavo perché altrimenti mi avrebbe picchiata. Inoltre, l’afferrava alla gola e al mento”, ha raccontato la donna. “Avrebbe voluto un altro maschio. Ha cominciato con le violenze già quando aveva quattro mesi, le dava dei pizzicotti e le diceva che non la voleva”, riporta La Repubblica.

La donna sostiene che suo marito non si fermava neanche davanti al pianto disperato della bambina. Nel corso dell’inchiesta condotta dalla Procura di Nocera, Passariello ha replicato alle accuse indicando proprio lei come responsabile della morte della neonata, ma le dichiarazioni sono state giudicate prive di fondamento dagli inquirenti.

Secondo la donna non c’era verso di farlo smettere: “Mi diceva che dovevo farmi i fatti miei anche quando maltrattava mia figlia”. Stando a quanto riferisce Repubblica, anche la mamma e la sorella di Passariello avrebbero confermato le violenze dell’uomo nei confronti della moglie, cosa che aveva spinto i servizi sociali del Comune a intervenire.

La piccola era affetta da una ridotta mobilità agli arti superiori che la aveva obbligata a essere sottoposta a visite specialistiche nel periodo in cui il papà si trovava in una comunità per il recupero di tossicodipendenti. Quando nel maggio scorso l’uomo è tornato a casa, ha iniziato a usare modi violenti e a maltrattarla. Fino al tragico epilogo dello scorso fine settimana.