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“Chi conosce la montagna sa che non c’è turismo più pericoloso di quello che si svolge negli ambienti rocciosi. E’ per questa ragione che abbiamo voluto dare il nostro contributo al testo di legge, approvato oggi dall’aula del Consiglio regionale, che riconosce e sostiene il soccorso in aree impervie. In fase emendativa siamo infatti intervenuti per definire i rapporti con il Cnsas, il Corpo Nazionale di soccorso alpino e speleologico, il cui obiettivo è salvaguardare vite umane in tutti gli ambienti ostili, ipogei, speleologici e subacquei, e la Regione Campania, attraverso convenzioni con la Regione di durata triennale”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.

“Fino a oggi – ricorda Muscarà – la Regione Campania aveva disciplinato la materia in maniera incompleta, a differenza di quanto avvenuto nelle altre regioni che si erano già dotate di leggi specifiche. Questo non ha impedito al Cnsas regionale di operare sulla base di convenzioni annuali o sottoscritte con singoli enti, mancando però una programmazione di più ampio respiro, circostanza che non ha aiutato lo svolgimento di importanti attività come quelle di informazione e prevenzione. In Campania operano circa una trentina di persone tra tecnici specializzati ed operatori sanitari. Persone con una profonda conoscenza del territorio, perfezionata con una costante opera di aggiornamento, da rendere insostituibile il loro contributo per la sicurezza di chi vive o frequenta la montagna e gli ambienti speleologici di qualunque genere”.