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di Giovanna Fusco

Qualche giorno fa abbiamo parlato dell’importanza della comunicazione per le aziende e di quanto sia utile definire la propria strategia per emergere e sopravvivere a questa situazione di emergenza. Per raggiungere tale obiettivo, non possiamo fare a meno di costruire un piano editoriale. Quest’ultimo è alla base del Content Marketing ed è un documento che include la programmazione dei nostri contenuti online sui vari canali.

Perché è così essenziale? Senza dubbio perché permette di acquisire visibilità, credibilità e autorevolezza agli occhi del nostro pubblico, di avere controllo sui canali di comunicazione e di raggiungere gli obiettivi di business che ci siamo prefissati. Per arrivare alla creazione di un accurato piano editoriale dovrete, però, porvi dei quesiti:

  1. Che tipo di prodotti e servizi offriamo e quali sono le rispettive caratteristiche?

Alla base di tutto c’è la piena conoscenza della nostra attività: dobbiamo sapere qual è la nostra identità, qual è il terreno su cui ci stiamo muovendo e i principi su cui si fonda il Brand o la nostra azienda.

  1. Qual è il pubblico a cui ci rivolgiamo? Lo conosciamo davvero?

È chiaro che, qualunque sia lo scopo o il messaggio da divulgare, dovremo conoscere i nostri interlocutori: dovremo, in poche battute, comprendere chi sono le nostre Personas, ossia identikit di clienti ideali che rappresentano bisogni, comportamenti, aspirazioni degli utenti reali. Per arrivare a costruirne il profilo occorrerà raccogliere dati, molti dei quali reperibili anche dagli Insight di Google Analytics, grazie a cui potremo ottenere le informazioni che ci interessano. Anche le interviste, le ricerche, i questionari potranno risultare di fondamentale importanza.

  1. Quali sono i punti di forza e di debolezza della nostra azienda o del nostro marchio? Chi sono i nostri competitor e qual è il nostro valore aggiunto rispetto ad essi?

Tale ricerca ci permetterà di determinare la strategia di business più pertinente e di prendere decisioni che abbiano un impatto nel lungo periodo. Ci possiamo a tale scopo avvalere dell’ANALISI SWOT, strumento utilissimo per qualsiasi attività. Per quanto concerne i concorrenti, invece, ci aiuteranno a definire i principi base del nostro piano editoriale e a farci un’idea per promuovere al meglio i canali da utilizzare.

  1. Che tipo di contenuti attraggono la nostra audience?

Importante è fare un’analisi approfondita dei canali social che adoperiamo. Potreste andare alla ricerca dei post che hanno ottenuto migliori risultati in passato per capire le preferenze del nostro pubblico.

  1. Con quale cadenza postare sui social?

Ogni social network è diverso e ha obiettivi differenti: sarà opportuno capire innanzitutto quanto tempo potremo dedicare alla pubblicazione, dopodiché dovremo calcolarne la frequenza in base ai canali. In ogni caso sarà utile rifarsi ai dati statistici, che ci aiuteranno a comprendere le risposte alle nostre inserzioni. Sono di fondamentale importanza non solo per monitorare l’evoluzione delle nostre azioni, ma anche per comprenderne le cause e attivarci al meglio per il futuro. Non c’è infatti un momento giusto per postare, né c’è una regola assoluta, ma possiamo avvalerci dell’aiuto di CoSchedule[1], un software di marketing calendar che si occupa proprio di programmare le pubblicazioni sui vari canali. Riportiamo di seguito i dati dei social più noti:

  • Facebook:secondo tale studio pare che il momento migliore per pubblicare sul social di Mark Zuckerberg sia nel primo pomeriggio tra le 13.00 e le 16.00, sia durante la settimana, sia nel weekend. Attraverso un’attenta analisi è stato dimostrato che il miglior engagement si ha il sabato e domenica tra le 12.00 e le 13.00, il giovedì e venerdì tra le 13.00 e le 16.00 e il mercoledì alle 15.00.
  • Twitter: esso si basa sui trending topicdel momento e quindi le parole d’ordine sono efficacia e velocità. Per tale ragione i momenti più idonei per twittare sono durante la settimana tra le 12:00 e le 15:00, con un picco alle 17:00, anche in base alle notizie che vengono trasmesse. Più nello specifico, mercoledì a mezzogiorno e dalle 17.00 alle 18.00; lunedì e venerdì dalle 12.00 alle 15.00 e poi ancora alle 17.00.
  • LinkedIn: è certamente il social network professionaleper eccellenza. In generale, gli orari da prediligere sono quelli che precedono l’orario di lavoro. I momenti di picco registrati si individuano a metà settimana, dalle 17.00 alle 18.00, ma anche il martedì tra le 10.00 e le 11.00, e il mercoledì e il giovedì alle ore 7.30-8.30, alle 12.00 e tra le 17.00 e le 18.00.
  • Instagram: potremmo definire questo social come una piattaforma più indirizzata verso un tipo di contenuti che esaltano il tempo libero e il divertimento. Riesce a mantenere più o meno sempre alta l’attenzione; in particolare si individuano picchi il lunedì e un leggero calo la domenica.
  • Pinterest: il giorno migliore per fare dei Pin è il sabato, tra le 20:00 e le 23:00, anche se il picco si ha alle 21:00.

 

Sulla base di queste brevi e sicuramente parziali indicazioni, potrete, tuttavia, già incominciare a creare il vostro personale piano editoriale: buon lavoro!

[1] https://coschedule.com/blog/best-times-to-post-on-social-media/