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“Al commissario europeo Gentiloni, nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio a Strasburgo, ho voluto ricordare, come ho già fatto in tante altre occasioni, quali e quante risorse il Governo Draghi prima e quello Meloni poi stanno continuando a sottrarre al Mezzogiorno d’Italia. Nel piano nazionale italiano di ripresa, si è passati da un 70% di risorse destinate al Sud, per le condizioni di sottosviluppo in cui versa, a un 40% sulla carta, perché di fatto neppure quello c’è mai stato, fino a poco più di un 10%. Come non bastasse, a questa percentuale residua il ministro Fitto ha concordato con la Commissione Europea il definanziamento di ulteriori nove misure, per un totale di 16 miliardi di euro, per la gran parte destinate a interventi di rilancio dei piccoli comuni del Sud”. Così l’europarlamentare del Gruppo Greens/EFa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini.

“Ebbene, in tutta risposta, il commissario Gentiloni si è detto d’accordo con l’idea del Governo Meloni di rifinanziare quelle misure con i fondi di Coesione. Ma quei fondi erano già del Sud, mentre le risorse del Pnrr avrebbero dovuto essere aggiuntive e non sostitutive. Un gioco delle tre carte – conclude Pedicini – avviato da Draghi, perfezionato da Meloni e avallato, per sua stessa ammissione in Commissione Bilancio, dal commissario europeo ed ex premier italiano Gentiloni”.