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Salerno – La riunione in Regione tra il vice presidente e assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese non produce i frutti sperati (da quest’ultima). Il Primo cittadino spiega: “Non c’è stata l’apertura sulla delocalizzazione del sito (lo Stir, ndr). Almeno però si è visto spiraglio sulla bonifica, sulla terza uscita autostradale dedicata e sulla possibilità di riduzione della quantità di rifiuti trasferiti in zona che, computando anche le quantità in via di autorizzazione o già autorizzate ai privati, allo stato si attesterebbe a 2.5 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, praticamente quanto viene prodotto in tutta la Campania. Ho l’impressione che chi legifera non abbia idea del territorio sul quale le decisioni ricadono. Stanno massacrando la Piana del Sele: piuttosto di prevedere uno sviluppo legato all’agricoltura e il turismo la si sta facendo diventare la pattumiera della provincia di Salerno”. Affermazioni pesanti che così argomenta: “Non si tratta di trasformazione dello Stir – impianto da 135mila tonnellate di rifiuti annui con 10mila tonnellate giunte dalla Calabria  – in sito di compostaggio ma di aggiunta di quest’ultimo – dimensionato sulle 35mila tonnellate annue – al primo”. Poi indica la via d’uscita: “Possiamo sederci di nuovo per discutere a patto che la giunta regionale deliberi la bonifica delle discariche di Castelluccio e di Gradaglio e l’impegno per la costruzione dell’uscita dedicata autostradale in zona industriale”.