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Salerno – Lui è Nocola Landolfi, fino a circa un anno fa segretario (storico) del Pd provinciale. Ufficialmente fuori dalla mischia elettorale, si cimenta in un’analisi tanto più credibile in quanto avanzata da chi le cose ‘le vede da dentro’. Afferma: “Lucrare sulle disgrazie altrui porta jella e non porta voti. Siamo chiamati a correre su noi stessi, non sugli altri. Il m5S e’un fatto politico, un movimento popolare, ormai strutturale nella storia nazionale. Chiediamo il voto per noi, cerchiamo la nostra simpatia e la nostra popolarità, se non vogliamo che arrivino da soli al 40%. Ci sono zone del sud e della Campania in cui la gente cambia strada se ci vede. Umiltà e ascolto sennò sarà un bagno”. Un cambio di direzione netto rispetto al canovaccio inscenato, anche in queste ore, dai massimi livelli provinciali, regionali e nazionali del Pd. In sostanziale controtendenza anche con la linea di De Luca che, non più tardi di ieri sera, in una assemblea con diverse centinaia di operatori della sanità salernitana aveva affermato, argomentando da par suo, che “il nemico sono i 5 Stelle”. A quell’assemblea Landolfi era presente.