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Napoli – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Consigliera Comunale e Presidente della Consulta delle Elette Anna Maria Maisto
 
Diventa sempre difficile quantificare i casi di violenza di genere, in quanto spesso le donne violentate e maltrattate non hanno la forza di denunciare poiché accanto alla violenza fisica quella psicologica rende inerti, terrorizzati.
Secondo l’ultimo report del Ministero degli Interni, dal 1 gennaio al 18 settembre 2022 sono stati commessi 211 omicidi di cui 78 vittime sono donne. Di queste vittime ben 68 sono state uccise in ambito familiare/affettivo e 41 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
A Spinea, una bellissima cittadina in provincia di Venezia dove ho avuto la fortuna di vivere e lavorare, una giovane donna Lilia Patranel è stata uccisa a coltellate dal marito davanti al figlio di soli 4 anni per questioni di gelosia.
Lilia aveva più volte denunciato il marito per maltrattamenti ma, come spesso succede, aveva ritirato le querele per “la quiete familiare”.
Nei giorni scorsi a Caivano, le forze dell’ordine sono intervenute, allertate dai vicini, per bloccare un marito che stava brutalmente picchiando una donna, anche in questo caso, davanti alla loro piccola.
Traumi sono solo per le donne, ma anche per i loro piccoli traumatizzati dalla brutalità del loro stesso padre.
In entrambi i casi i servizi sociali dovevano comunque essere allertati e non si può, come quasi sempre accade, accorrere sul luogo del delitto. Oltre a servizio pubblico Telefono Rosa (1522), vanno attuate campagne di sensibilizzazione costanti e implementati, preventivamente, i servizi di prossimità e supporto che permettono alle donne vittime di violenza o stalking di trovare la forza di denunciare, offrendo loro una possibilità di una vita diversa, una vita normale.”