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Roma – Al via la quarta dose di vaccino per gli ‘over 60’. “L’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera e abbiamo inviato a tutte le regioni la circolare. Quindi iniziamo immediatamente con la somministrazione”, accelera il ministro della salute Roberto Speranza dopo la raccomandazione dell’Ecdc e dell’Ema di un secondo richiamo per quella fascia d’età. “Non c’è tempo da perdere“, dice la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides.
E in vista dell’autunno, le autorità sanitarie europee stanno esaminando due vaccini aggiornati contro la variante Omicron per un possibile via libera a settembre. Intanto in Italia resta alto il numero dei decessi per il Covid-19: sono 127.
Il ministero della Salute ha emesso la cricolare che prevede “l’estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID19″. L’aggiornamento sarà applicabile a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale della determina Aifa che inserisce le indicazioni nell’elenco di cui alla legge 648/96”. L’ok dell‘Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) è stata presa “tenuto conto sia dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata ad aumento dell’occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensiva, sia delle evidenze disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo nel prevenire forme gravi di Covid-19″.
Guai a pensare che la battaglia contro il Covid sia vinta, è ancora in corso e dobbiamo tenere un livello di attenzione e di prudenza, i vaccini funzionano”, sottolinea il ministro Speranza. Il Lazio fa da apripista, da giovedì 14 luglio ci si potrà prenotare sul portale regionale. Secondo i dati del Ministero della Salute nelle ultime 24 ore sono stati 37.756 i nuovi contagi da Covid registrati, ieri erano 79.920. Le vittime sono invece 127 in aumento rispetto alle 44 di ieri. Il tasso di positività si attesta al 20,07% rispetto al 26,3% di ieri. Sono 360 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, dieci in più rispetto a ieri.
La raccomandazione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) è arrivata in considerazione della “nuova ondata attualmente in corso in Europa”. “E fondamentale – spiegano – che le autorità sanitarie pubbliche considerino le persone tra i 60 ei 79 anni, nonché le persone vulnerabili di qualsiasi età, per un secondo richiamo”. Nelle loro raccomandazioni, Ecdc ed Ema non danno però indicazioni per le persone di età inferiore ai 60 anni perchè “al momento non ci sono prove chiare a sostegno della somministrazione di una seconda dose”. E in considerazione di una ipotetica nuova ondata autunnale, potrebbero arrivare due vaccini adattati alla nuova variante Omicron.
“Stiamo lavorando per una possibile approvazione di vaccini adattati a settembre”, conferma il direttore esecutivo dell’Ema, Emer Cooke, che insieme all’Ecdc invita tutte le autorità sanitarie a “pianificare ulteriori richiami autunnali e invernali per le persone a più alto rischio di malattie gravi, possibilmente combinando le vaccinazioni contro il Covid-19 con quelle contro l’influenza”. “I nuovi antidoti sono stati disegnati per dare una protezione dalle forme gravi di malattia, ma costituiranno una barriera un po’ più efficace anche rispetto alla malattia lieve”, osserva Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema, che sottolinea però come gli attuali vaccini “funzionano ancora abbastanza bene contro le forme gravi di malattia, tanto che sia l’Fda americana che l’Oms invitano ad utilizzarli”.

Nella nota si legge inoltre che “si raccomanda la somministrazione di una seconda dose di richiamo (second booster), con vaccino a mRNA, nei dosaggi autorizzati per la dose booster (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo), a tutte le persone di età ≥ 60 anni”.
La quarta dose, prosegue la nota, è inoltre “raccomandata alle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti”, “di età ≥ 12 anni, con vaccino a mRNA ai dosaggi autorizzati per la dose booster e per età (dai 12 ai 17 anni con il solo vaccino Comirnaty al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL, a partire dai 18 anni con vaccino a mRNA, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 Ml per Comirnaty e di 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo)”.
Nella notia “si ribadisce, infine la priorità assoluta di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster) e per i quali la stessa e già stata raccomandata”.