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L’Unità di Crisi della Regione Campania ha pubblicato un lungo e dettagliato report sull’andamento del contagio da Covid – 19 in Campania, anche e soprattutto in relazione al ritorno della didattica in presenza.

L’andamento generale è quello di una crescita dell’incidenza del virus, in particolare in alcune aree della Regione.

I dati riportati mostrano un andamento in crescendo del numero dei contagi, rilevato anche nell’ultima cabina di regia nazionale del 5 febbraio 2021 (Report 38, relativo alla settimana 25-31 gennaio 2021), ove si riferisce anche, per la prima volta, di focolai scolastici in numero di 7. Tali dati, aggiornati alla data odierna, denotano un ulteriore significativo aumento del numero assoluto dei contagiati (9226 nell’arco della settimana 1-7 febbraio), un aumento del numero assoluto di focolai attivi (n.1914) e di nuovi focolai (n.1066). Sempre negli ultimi 7 giorni, si evidenziano n.29 focolai scolastici, 2 in ambito ospedaliero, n.1 nelle carceri, n.1 in istituto religioso. Restano elevati (circa 2000 casi di cui 9 nuovi casi non associati a catene di trasmissione note), che costituiscono un ulteriore elemento di alert del sistema di sorveglianza. Ulteriore elemento di criticità sopraggiunto riguarda i dati relativi all’andamento degli accessi ospedalieri di pazienti Covid sintomatici, con necessità di ricovero in area medica nonché in regime di terapia intensiva. Alla data dell’8 febbraio si rilevano significative criticità relative al tasso di
occupazione posti letto (Tabella 1).

Tabella 1.: Analisi occupazione posti letto per provincia

Dalla tabella sopra riportata, emerge chiaramente una situazione di aumentata richiesta di posti letto, la cui possibile progressione in crescendo desta serie preoccupazioni richiede un monitoraggio continuo. Le riportate criticità assumono una portata particolarmente significativa alla luce dell’imminente avvio della campagna vaccinale relativa al mondo scuola, in corso di calendarizzazione. In particolare, dalla data del 10 febbraio 2021 la piattaforma regionale dedicata sarà aperta alle prenotazioni del personale docente e non docente per la somministrazione del vaccino. Agli indicati elementi di criticità si aggiungono, infine, i rischi connessi alla crescente diffusione delle cd. varianti (inglese, brasiliana, sud-africana) del virus, rilevate in diverse realtà regionali, connotate da maggiore contagiosità e posta in connessione con le fasce d’età più giovani della popolazione“.

Con le disposizioni attuali in termini di contenimento questa è la previsione effettuata dall’unità di Crisi da qui al 28 febbraio sul numero di casi:

Stessa previsione per ciò che concerne i ricoveri ospedalieri:

Infine, l’Unità di Crisi sottolinea il ruolo giocato dalla Didattica a distanza nel contenimento della diffusione del virus: 

I dati sino ad ora riportati, con le relative misure di contenimento messe in campo dalla Regione Campania mediante le ordinanze restrittive, dimostrano chiaramente come una strategia preventiva, e quindi di analisi previsionale basata su molteplici misure tra cui la didattica non in presenza diversificata per fasce di età risulti fondamentale e abbia avuto un significativo impatto in termini di diminuzione non solo sui casi positivi nella fascia di età scolare, ma anche sui soggetti adulti.

Alla luce della tendenza dei contagi che attualmente si va delineando all’esito della riapertura delle attività in presenza, nonché dell’incremento di richiesta di posti letto in regime ordinario e, soprattutto, in terapia intensiva della attuale campagna vaccinale per COVID19 – anche alla luce di non rari casi di infezioni intercorrenti tra prima e seconda dose vaccinale, che testimoniano la diffusività del virus (fonte: rete farmacovigilanza e vaccinovigilanza) – si ritiene indispensabile l’adozione di nuove strategie di gestione e valutazione dei dati (…) Occorre, in altri termini, evitare ulteriori matrici di contagio, la cui presenza in ambito territoriale e scolastico modificherebbe il corso dell’infezione sul territorio regionale. In definitiva, sulla base della situazione epidemiologica rilevata sulla platea scolastica, si ritiene che le suddette nuove strategie gestionali e previsionali con relativi provvedimenti per fascia di età debbano essere adottate in quanto idonee in modo specifico a determinare un contenimento dell’infezione su più livelli, territoriale (Sindaci) e in settings specifici (Scuola/Cooperative/Aziende). Si condivide, pertanto, che occorra raccomandare vivamente la concreta applicazione dei criteri indicati nei singoli contesti del territorio regionale. Appare evidente che laddove tali misure in un arco temporale settimanale non dovessero sortire effetti, occorrerà valutare la adozione di misure di contenimento generalizzate. 

Di seguito le tabelle che descrivono andamento l’andamento dei contagi nelle settimane post apertura scuole:

FASCIA ETA’ 0 – 5 ANNI 

FASCIA ETA’ 6 -10 ANNI

FASCIA ETA’ 11-13 ANNI

FASCIA ETA’ 14-19 ANNI