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Napoli – Centri analisi convenzionati costretti a far pagare le prestazioni ai cittadini per esaurimento dei fondi regionali, Pronto Soccorso al collasso per strutture ridotte e mancanza di personale, ormai unici punti di riferimento per ogni tipo di esigenza con la rete sanitaria territoriale del tutto smantellata: la situazione della Sanità campana è drammatica, e a pagarne le spese, anche letteralmente, sono come sempre i cittadini”. Lo afferma il neo eletto deputato, nel collegio uninominale di Salerno per il centrodestra, Pino Bicchielli di Noi Moderati.
Il ritardo della diagnostica – spiega – continua ad accumularsi anche superata la fase emergenziale del Covid e gli interventi di urgenza sono resi sempre più difficili dallo stato di efficienza delle strutture. Questo a fronte di eccellenze del territorio nel campo della medicina e della ricerca. Una beffa per cittadini a cui non vengono garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza e, di fatto, viene leso il diritto alla Salute. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dovrebbe concentrarsi di più su una delle sue competenze precipue e smetterla, per le proprie inefficienze, di condannare i campani ad essere cittadini di serie B. La coesione territoriale, principale obiettivo di sviluppo economico e benessere sociale, passa proprio dal superamento degli ostacoli, delle incapacità gestionali e delle politiche sbagliate. Il presidente De Luca aveva definito ‘carnevalesca’ la gestione della sanità regionale che aveva portato al commissariamento: lascio ai cittadini campani la scelta del giusto aggettivo per l’attuale gestione.
Fatto sta – conclude il parlamentare – che oggi, in barba alle mirabolanti promesse proprio di De Luca, a soli tre anni dalla fine del regime speciale, la situazione è tanto drammatica da immaginare, come unica via d’uscita, di nuovo il commissariamento della sanità campana”.