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E’ una crisi senza fine quella che sta vivendo il M5S. L’ultima grana arriva dalla Campania (la regione del ministro degli Esteri Luigi di Maio e del presidente della Camera Roberto Fico): gli attivisti lanciano l’exit day. Il 9 maggio prossimo tutti, militanti, attivisti e rappresentanti della Istituzioni, gli scontenti della deriva potranno abbandona il Movimento.

Ecco la nota: “Sono oramai mesi che il mondo intero resta immobile. L’intera popolazione è inerme e terrorizzata dinanzi a questa terribile e oscura pandemia. Un tempo tanto incerto che impone a tutti solo l’essenziale. In questo ultimo periodo, il gruppo Attivisti Regione Campania – Carta di Firenze 2019, operava a dei tavoli di lavoro per sviluppare una proposta dal basso da presentare agli Stati Generali del MoVimento 5 Stelle. Stati Generali, inizialmente programmati per aprile, oramai rimandati a data da destinarsi. Negli ultimi mesi, nonostante i tavoli siano stati operativi e sebbene tra i militanti non ci si è persi di vista, si è preferito restare in silenzio. Un silenzio per rispettare le priorità difficili e singolari che il MoVimento 5 Stelle, in qualità di parte del governo del paese, si trovava e si trova ancor oggi ad affrontare. Un silenzio responsabile. Un silenzio che abbiamo ritenuto doveroso. Una tregua dalle attività politiche che esprimeva vicinanza e comprensione. Purtroppo i fatti dimostrano che neppure la terribile pandemia, sia riuscita a fermare i forti interessi e gli abusi di potere di questa nuova casta all’interno del Movimento 5 Stelle. Da qualche settimana, i probiviri del MoVimento 5 Stelle, hanno espulso il consigliere regionale Davide  Barillari. La motivazione: “Carta di Firenze, l’iniziativa non è autorizzata e condivisa con il capo politico del Movimento 5 Stelle”. Commentare tale sentenza, offenderebbe l’intelligenza di qualsiasi cittadino di ieri e di oggi, che ha lottato e creduto nelle basi della democrazia. L’iniziativa Carta di Firenze 2019, inspiegabilmente contestata, è una proposta dal basso ed è incentrata sull’esigenza di un ritorno alle origini, sui mutamenti e sui valori identitari disattesi dal MoVimento 5 Stelle. E’ stato detto e fatto tutto e il contrario di tutto. Abbiamo subito compromessi personali spacciati per responsabilità e, nonostante la delusione, ci siamo illusi che la strada non era del tutto persa, ma momentaneamente smarrita. La motivazione dell’espulsione dimostra tutta l’inadeguatezza nel rappresentare la democrazia del MoVimento 5 Stelle. Gli ideali del MoVimento esistono, ma non sono in queste pratiche. Siete un’altra cosa. Se fosse stato possibile, avremmo voluto chiedere le dimissioni di tutti. Uno per uno. Eletto per eletto. A tutti i livelli. Chiunque non si è indignato ed è restato in silenzio ha contribuito alla distruzione del progetto. Pertanto, l’assenza di democrazia e di ascolto, non ci lascia altra scelta. Noi, Attivisti Regione Campania, sottoscrittori della Carta di Firenze 2019, con l’espulsione di Davide Barillari, riteniamo delegittimata dal Movimento 5 Stelle l’iniziativa dal basso Carta di Firenze 2019, e insieme ad essa la morte della democrazia all’interno del MoVimento 5 Stelle. Dunque, lanciamo un Exit Day, il giorno 9 maggio 2020, per uscire dal MoVimento 5 Stelle. Ogni sottoscrittore della Carta di Firenze 2019 e/o militante del Movimento, può darne adesione in piena libertà e in totale autonomia. Riteniamo l’iniziativa Carta di Firenze 2019, un percorso esemplare. Un edificante rete, che ha unito da nord a sud la vera base del Movimento 5 Stelle, in un grido rassicurante e collettivo. Un popolo convinto di muoversi per gli ideali in cui crede. E’ stato possibile distruggere il MoVimento,ma gli ideali no, quelli mai! Quelli vivranno per sempre in chiunque li incarna davvero. Gruppo Attivisti Regione Campania”.