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Al termine di quest’anno scolastico si potrà bocciare e rimandare. E’ quanto ha annunciato il nuovo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha allontanato l’ipotesi di un ‘6 politico’ anche per l’anno accademico corrente dopo che la misura era stata adottata per il 2020 a causa del Covid.

La scuola tornerà dunque al vecchio sistema, che prevede la possibilità di bocciare e rimandare. Il tutto nonostante la Dad, oggetto in questi mesi di opinioni contrastanti da parte di docenti, alunni e genitori. Essendo stata implementata e regolamentata nell’integrazione del contratto degli insegnanti, la didattica a distanza è divenuta infatti a tutti gli effetti una realtà del nostro sistema scolastico con tanto di forti investimenti da parte del Ministero dell’Istruzione. 

Secondo quanto raccolto dal Corriere della Sera, saranno i consigli di classe a stabilire le sorti di ogni singolo studente che a giugno avrà maturato l’insufficienza in una o più materie. L’unica deroga potrà riguardare il numero di giorni di frequenza come previsto per l’ammissione alla maturità. 

Anche per quanto riguarda l’esame di Maturità, di conseguenza, le cose cambieranno. Lo scorso anno il Ministero dell’Istruzione aveva optato per un’ammissione alle prove di tutti gli studenti dell’ultimo anno di scuola superiore. Stavolta i requisiti per essere ammessi alla prova finale saranno i seguenti: 

  • aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale. Fanno ovviamente eccezione le deroghe stabilite dal collegio docenti relative «ad assenze documentate e continuative e a situazioni legate all’attuale emergenza epidemiologica»

Non sarà invece necessario quanto segue: 

  • lo svolgimento delle prove Invalsi;
  • aver svolto il previsto monte ore di alternanza scuola-lavoro (nuovo Pcto);
  • avere la sufficienza in tutte le discipline. In questo caso, si legge nella nota del ministero, se la valutazione in una disciplina o in un gruppo di discipline è inferiore a sei decimi, «il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame»

La prova d’esame sarà unica, ma suddivisa a sua volta in quattro parti: 

  • discussione di un elaborato sulle discipline caratterizzanti del Liceo o dell’Istituto Tecnico;
  • discussione di un breve testo di letteratura italiana, o della lingua e letteratura nella quale si svolge l’insegnamento;
  • analisi del materiale «scelto dalla sottocommissione, con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline, anche nel loro rapporto interdisciplinare»;
  • esposizione, «eventualmente mediante una breve relazione ovvero un elaborato multimediale, dell’esperienza di Pcto (l’ex alternanza scuola-lavoro) svolta durante il percorso di studi»