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di pana

 

Il centrodestra in Campania rischia di sfaldarsi dopo la mossa di Silvio Berlusconi: il cavaliere si è smarcato dalle posizioni del fronte del fronte sovranista guidato da Giorgia Meloni e Matteo Salvini. E i primi segnali di una strategia della responsabilità e collaborazione tra maggioranza e opposizione si intravedono. Un politico di estrazione  moderata come Carmine Mocerino ha inaugurato una fase di collaborazione (dettata dall’emergenza Coronavirus) con Pd e maggioranza. Il modello è già in fase avanzata nella commissione Anticamorra guidata da Mocerino (Udc): i comunicati della commissione portano sempre la firma congiunta di Pd e M5S e Mocerino.

 C’è un altro esponente dell’area centrista, Pasquale Sommese, che vorrebbe un’alleanza di unità e responsabilità per le prossime regionali.  Ma la partita è più grande. Se sul piano nazionale dovesse consolidarsi la posizione di avvicinamento di Forza Italia al governo, in Campania Lega e Fratelli d’Italia potrebbero decidere di rompere in vista del voto. A quel punto, il fronte Fdi-Lega correrebbe con un proprio candidato (Edmondo Cirielli, Aurelio Tommasetti) mentre Forza Italia inizierebbe una trattativa concreta con Pd e Cinque stelle per la nascita di un fronte di salute pubblica. C’è l’ostacolo Vincenzo De Luca. Chi dice al governatore di fare un passo indietro? E qui che la trattativa potrebbe incepparsi. De Luca non ha alcuna intenzione di ritirarsi. Soprattutto alla luce dei sondaggi che lo danno in risalita dopo la gestione dell’emergenza Coronavirus. Forza Italia dovrebbe ingoiare il boccone amaro (non tanto) di dare l’appoggio a De Luca. Resterebbe da convincere il M5S. La strada sarebbe in discesa se De Luca decidesse di fare un passo indietro. Uno scenario in cui l’accordo tra Pd-Cinque stelle e Forza Italia sarebbe cosa praticamente fatta.