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Mercato San Severino (Sa) – Conoscenti e amici di famiglia dei ‘Papa’ si trincerano dietro il silenzio. Nessuno vuole parlare, nessuno vuole esprimere il proprio pensiero su quanto accaduto mercoledì sera in quell’appartamento di via Tommaso San Severino dove hanno trovato la morte tre persone. Intanto si attende il conferimento dell’incarico per l’autopsia sui corpi di Iole De Marco 82 anni e dei due suoi figli: Donato e Franco Papa, rispettivamente 61 e 58 anni. L’autopsia sarà fondamentale per capire cosa sia accaduto in quell’appartamento dove sono continuate, anche ieri, le perizie da parte dei vigili del fuoco che dovranno relazionare al magistrato della Procura di Nocera Inferiore Tania Amoruso in ordine ai rilievi effettuati. I vigili del fuoco sono stati chiamati a verificare se all’interno dell’appartamento vi è realmente stato un corto circuito, partito da qualche elettrodomestico o se vi sono tracce di dolo. Infatti, tra le varie ipotesi avanzate e sulle quali stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino vi è quella di trovarsi di fronte ad un caso di omicidio-suicidio. Una pista che ha preso forma a seguito di alcuni elementi rinvenuti nell’abitazione completamente distrutta dalle fiamme. Fiamme che hanno anche avvolto i tre corpi. Secondo la ricostruzione potrebbe essere stato il 58enne, sofferente di crisi depressive ad uccidere la madre ed il fratello e successivamente ad appiccare l’incendio prima di togliersi la vita. Intanto gli interrogativi restano nunerosi: perché uno dei corpi era nel corridoio (voleva chiedere aiuto o voleva scappare)? Perché l’incendio? In che modo sarebbero stati uccisi la madre e il 61enne se realmente ci si trova di fronte ad un omicidio suicidio? Risposte che potranno arrivare solamente dall’esame autoptico e dalla realazione dei vigili del fuoco. Intanto, i dubbi restano. L’intera comunità di mercato San Severino non sa darsi una risposta su quanto accaduto ai Papa, una famiglia molto stimata ed apprezzata. Gente discreta. Al momento non si conosce neppure la data dei funerali. Il parroco Padre Leone Esposito, che conosceva bene i tre ed in particolare il 58enne, ha invitato tutti i fedeli a pregare per le tre anime. Donato era un appassionato di musica rock e aveva una ricca e rara collezione di dischi in vinile. Franco, invece, era un appassionato della cultura classica e della storia del Cristianesimo. Conosceva, praticamente alla perfezione, il latino e il greco, grazie anche ai consigli del papà e alla biblioteca di famiglia. Pur non essendo un insegnante, impartiva ripetizioni di queste materie a decine di alunni, specie dei licei classico e scientifico, ma anche a diversi studenti universitari, dimostrando padronanza della materia e disponibilità verso i suoi allievi.