- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti
 
Nocera Inferiore (Sa) – Erano punto di riferimento dei giovani assuntori di Sarno e di parte dell’Agro nocerino-sarnese: il tribunale del riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dagli undici indagati finiti in manette all’inizio di dicembre. Solo per F.I. 29 anni di Nocera Inferiore domiciliato a Sarno i giudici hanno disposto i domiciliari. Restano a Fuorni: V.S. di Sarno; P.R. di Sarno; L.D’A. di Sarno; B.G. di Sarno; M.S. 34 anni nato Boscoreale domiciliato a Torre Annunziata. Restano ai domiciliari: M. S., L.D’A.; G.S.; M.A., tutti di Sarno. Per tutti le accuse sono di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti gestivano lo spaccio di  stupefacenti rifornendo in modo particolare i frequentatori di locali dell’Agro nocerino. Non appartenevano ad alcun sodalizio criminale. Sono da considerarsi gruppi di spacciatori coppie di coniugi o di fratelli che spesso utilizzavano le proprie abitazioni per incontrare gli acquirenti e cedere la droga.
In tutto sono sei i gruppi individuati. Da alcune indiscrezioni sembra sia stata una mamma a dare il via all’indagine, segnalando agli investigatori i nomi di coloro che fornivano di droga il figlio. Il fascicolo fu poi affidato al sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti della Procura di Nocera Inferiore. Furono disposti servizi di pedinamento ed intercettazioni Lo spaccio avveniva non solo nelle abitazioni di alcuni degli indagati (due erano ai domiciliari ma ricevevano puntualmente i loro acquirenti) ma anche in una villa.  La struttura situata in via Sarno Palma presentava una grata, dalla quale uno degli arrestati, un 54enne, forniva la dose di cocaina ai giovani assuntori. Gli indagati usavano un linguaggio in codice al fine di evitare di destare sospetti o di essere smascherati in caso di intercettazioni telefoniche.