- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Mettevano a segno truffe ai danni di anziani, utilizzando la tecnica del finto nipote, le cinque persone nei confronti delle quali il gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea (VII sezione, “sicurezza urbana”) ha emesso cinque misure cautelari. Quattro dei cinque provvedimenti sono stati già notificati dai carabinieri dalla Compagnia di Napoli Centro che tra maggio 2020 e l’estate 2021 hanno documentato 25 truffe (5 tentate e 20 consumate) tra le province di Napoli, Caserta, Salerno e Latina.

La base della banda è stata individuata nel centro storico del capoluogo partenopeo: dalla “centrale telefonica” gli indagati contattavano le anziane vittime fornendo poi tutte le indicazioni che consentivano ai finti corrieri di completare le truffe. Nel corso delle indagini altre cinque persone (diverse dai destinatari dei provvedimenti cautelari in corso di notifica oggi) sono state arrestate in flagranza di reato. Sequestrati e restituiti alle vittime 11mila euro in contanti e preziosi ritenuti provento delle truffe.

Le restrizioni introdotte durante la pandemia da Covid-19 hanno intensificato l’e-commerce e le consegne a domicilio, un’opportunità sfruttata dalla banda di truffatori sgominata oggi dai Carabinieri a Napoli. Emerge dalle indagini durante le quali i carabinieri di Napoli Centro hanno documentato una ventina di truffe agli anziani messi a segno tra il maggio 2020 e l’estate 2021.

La banda ha colto al volo il momento propizio e ha preso così di mira gli anziani, i più deboli, che avevano nipoti. I quattro dei cinque destinatari degli arresti già eseguiti sono Mario Biancardi, 27 anni (capo e organizzatore della banda), Mariano Crocono, 33 anni, Ciro Della Monica, 25 anni e Salvatore Battista, 42 anni. Manca all’appello un 26enne. Complessivamente la banda era composta però da 14 persone, tutte indagate, mentre le cifre sottratte ai vecchietti andavano dalle centinaia alle migliaia di euro: da una 83enne di Torre del Greco, nel novembre del 2020, i truffatori sono riusciti a farsi consegnare 9mila euro simulando la voce del nipote che confermava la consegna di un pacco.