- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Il parere positivo dell’Ema sul vaccino AstraZeneca permetterà agli Stati Europei che avevano bloccato la somministrazione del siero anglo-svedese di ripartire con la vaccinazioni. In Italia, e dunque anche in Campania, si riprenderà a partire dalle ore 15 di oggi, subito dopo la riunione dei membri dell’Aifa. I dubbi, tuttavia, rischiano di compromettere il piano di vaccinazioni. Il giudizio dell’Ema non sembra aver sollevato del tutto il velo di incertezze dalla popolazione. Molti potrebbero infatti decidere di saltare il turno, ma cosa rischiano in concreto i “disertori“?

Chi rifiuterà di farsi vaccinare con AstraZeneca potrebbe ritrovarsi a fine lista. Una punizione che dovrebbe riguardare chi non si presenterà alla prenotazione e chi non si prenoterà prima della scadenza prevista per la propria categoria (sia una fascia d’età che categoria professionale). In parole parole, i furbetti potrebbero essere vaccinati solo tra vari mesi, quando la disponibilità dei vaccini non sarà più un problema e quando le categorie più fragili e più esposte al rischio saranno state vaccinate.

Una strada già intrapresa dal Lazio, come annunciato dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato: “Quando il vaccino è approvato, è sicuro ma questo non significa che non ci siano reazioni avverse. Nel Lazio abbiamo avuto poche cancellazioni delle prenotazioni per AstraZeneca. Chiaramente le sconsigliamo perché chi lo farà, finirà in coda ed è un rischio rilevante“.

Basterà l’appello lanciato ieri dal premier Mario Draghi a convincere la popolazione? Proprio al presidente del Consiglio e alla squadra dei ministri è rivolto l’invito di Silvio Garattini, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri, lanciato attraverso le colonne de Il Sole 24 Ore: “Sarebbe importantissimo se le autorità, come il ministro Speranza, il premier Draghi o il presidente dell’Aifa si vaccinassero con AstraZeneca, un gesto convincente per la popolazione“.