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Napoli – “Come io sostengo, abbiamo un ministero della Salute che è virtuale in questo momento in Italia. Se penso solo alla comunicazione che stanno dando per la quarta dose mi viene il mal di fegato per il livello di confusione e di improvvisazione e anche di contraddittorietà del messaggio”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine della conferenza stampa sulla ristrutturazione degli antichi ospedali nel centro di Napoli. “Partiamo – ha detto – con la campagna di vaccinazione per la quarta dose e contemporaneamente diciamo che però stiamo sperimentando un altro vaccino completamente diverso, che tutela dalle varianti. Come si può fare in queste condizioni una campagna di vaccinazione?”.

Nella battaglia contro il ministero della salute sulla ripartizione dei fondi per la sanità il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca afferma di non poter “trovare sponde in altre realtà regionali che ricevono 60 euro pro capite in più rispetto a un cittadino campano”. Lo ha detto a margine della conferenza stampa sulla ristrutturazione degli antichi ospedali nel centro di Napoli. “E’ chiaro che gli altri governatori cittadini – ha aggiunto – stanno bene, mentre campani stanno male. E quindi l’unico che sta combattendo sono io. Questo non va bene, dovremmo fare in Campania una rivolta contro questa vergogna nazionale, ma vedo che anche il mondo politico è molto rilassato, molto distratto. Dovremmo fare una rivolta per quello che sta soffrendo e pagando la Regione Campania. C’è stato un convegno organizzato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ndr), in cui hanno presentato uno studio scientifico per dire che se il riparto venisse fatto in maniera corretta, alla Campania dovrebbero dare non i 250 che mancano ora ma 400 milioni di euro in più l’anno. Ma fanno finta di non sentire gli altri esponenti politici perché storicamente si è creato questo squilibrio che fa comodo a una parte del paese mentre penalizza drammaticamente le realtà meridionali, in modo particolare la Campania”.