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Un vaccino da ripetere ogni anno, come quello contro l’influenza: potrebbe evolversi in questo modo il contrasto del virus SarsCoV2, secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Lo ha detto lo stesso Sileri intervistato nella trasmissione “L’Italia s’è desta“, di Radio Cusano Campus. “E’ verosimile, salvo che il virus non muti diventando un semplice raffreddore, che avremo bisogno di proteggerci con una vaccinazione da ripetere nel tempo, richiami similari a quelli del virus influenzale“, ha osservato Sileri.

Sulla terza dose il sottosegretario ha osservato che “è necessario chiarire cosa si intende, bisogna specificare il chi, il quando e il quale. Per quanto riguarda il chi, ad esempio chi fa la dialisi o quelle categorie di pazienti fragili nei quali si è dimostrato che è necessario fare una terza dose come rinforzo e per queste categorie la terza dose dovrà essere fatta quanto prima, credo ad ottobre. La platea poi aumenterà perché altre categorie avranno bisogno di una terza dose, ad esempio le persone molto anziane“.

Per Sileriquesto però non significa che tutti da ottobre dovranno rifare la terza dose. Poi bisogna capire con quale vaccino. E’ verosimile che in futuro questi vaccini verranno migliorati, anche in relazione alle varianti, è possibile che in futuro i richiami verranno fatti con vaccini più aggiornati“.

Il Green Pass non è un obbligo indiretto alla vaccinazione ma uno strumento che “dà la libertà di non vaccinarsi“: ha aggiunto il sottosegretario alla Salute. “Paragonare il Green pass ad un obbligo vaccinale indiretto non è corretto, perché puoi ottenere il green pass anche con un tampone. Possiamo discutere sulla possibilità di tamponi a prezzi calmierati o anche gratuiti, ma il green pass è uno strumento di sicurezza sanitaria. Il green pass dà la libertà di non vaccinarsi“.

No, infine, all’obbligo di vaccinazione per gli studenti e sì ai test salivari nelle scuole, che per Pierpaolo Sileri ha i presupposti per ripartire in sicurezza. “C’è stata un’ottima adesione alla vaccinazione da parte dei ragazzi. Credo che la scuola ripartirà in sicurezza, è stato fatto tanto, anche se si può fare un passo in più sullo screening. Auspico l’uso dei test salivari perché per un’opera di screening per persone a basso rischio è una diagnostica che può essere utilizzata. Se vuoi fare un controllo a campione puoi tranquillamente utilizzare questo tipo di diagnostica più semplice, più adatto anche ai bambini piccoli“.