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Marcianise (Ce) – Non si placano le proteste dei lavoratori della Jabil Circuit Italia, multinazionale delle telecomunicazioni che ha lo stabilimento a Marcianise. Dopo lo sciopero di ieri mattina per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni, la situazione a settembre potrebbe precipitare. Dopo l’estate, infatti, scadranno gli ammortizzatori sociali concessi due anni fa, ovvero i contratti di solidarietà che riguardano tutti gli 850 lavoratori del sito casertano, e per circa 250 addetti potrebbe aprirsi lo spettro del licenziamento.

I dipendenti, che ieri hanno bloccato per circa due ore la strada d’accesso al casello autostradale di Caserta Sud, hanno sciolto il presidio quando hanno ricevuto la convocazione in prefettura a Caserta. Chiediamo che la Jabil rispetti gli accordi sottoscritti al Ministero dello Sviluppo Economico nel novembre 2017 – dichiara Massimiliano Guglielmi, segretario della Fiom-Cgil di Caserta – in particolare che vengano aumentati i volumi produttivi. I vertici dell’azienda si erano impegnati a raggiungere la saturazione di almeno 400 lavoratori per i mesi di maggio-giugno, ma per ora sono arrivati alla quota di 350. Entro settembre, sempre secondo quanto sottoscritto, si doveva arrivare, sempre grazie all’aumento della produzione, alla saturazione di almeno 600 lavoratori, soglia ormai irraggiungibile”.

L’azienda ha già fatto sapere che prevede l’esubero di 200-250 lavoratori, sia pure sotto forma di esodo volontario dal lavoro. “È ovvio che in mancanza di un serio aumento della produzione – prosegue Guglielmi – gli esuberi volontari potrebbero divenire licenziamenti unilaterali. Per questo chiediamo al Governo e alla Regione Campania di continuare a monitorare la vertenza dandoci più tempo, il che vuol dire che devono prorogare gli ammortizzatori”. Il 29 maggio ci sarà anche una riunione al Mise in cui le parti torneranno a confrontarsi, anche se dalla proprietà aziendale i segnali che arrivano non sembrano molto positivi.