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Napoli – “Il sistema di erogazione del fondo sociale regionale a beneficio delle cooperative che gestiscono i budget di salute, attraverso gli enti d’ambito, si è rivelato assolutamente fallimentare. Parliamo di strutture, come la Nco, che svolgono un’opera fondamentale di reinserimento lavorativo di pazienti con disabilità psichiche, le cui fonti di finanziamento passano per Comuni molti dei quali già fanno fatica a garantire i servizi essenziali. A fronte dei risultati straordinari ottenuti a favore di pazienti e soci delle cooperative, non è più possibile restare indifferenti a un grido d’allarme lanciato oramai da tre anni. La sopravvivenza di queste realtà va garantita in un unico modo, ovvero equiparandole ai Centri assistenziali accreditati che beneficiano, invece, delle anticipazioni economiche”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione anticamorra Vincenzo Viglione.

Da troppo tempo – prosegue Viglione – assistiamo inermi alla fine silenziosa e senza clamori di cooperative sociali senza muovere un dito. Iniziative come “Un pacco alla camorra”, appena presentata in Consiglio regionale, rischiano di essere operazioni solo di facciata se non accompagnate da atti concreti. La chiusura annunciata del ristorante sociale Nuova Cucina Organizzata, realizzato in un bene confiscato alla camorra, ovemai dovesse concretizzarsi, non potrà che essere considerata una sconfitta per tutti. Va assolutamente evitata con assoluto buonsenso e una riorganizzazione del sistema di gestione ed erogazione, considerata la portata enorme del fine sociale in una terra martoriata come la nostra”.