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Buccino (Sa) – “Disguido amministrativo nella mancata ottemperanza della sentenza del Tar, le autorizzazioni paesaggistiche della Icab non sono presenti negli archivi del Comune di Buccino”. Scrive così, il sindaco di Buccino, Nicola Parisi, in una nota indirizzata al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, al commissario ad acta, Anna Pierri, ai giudici del Tar di Salerno, alla società Buoneco srl e alla società Icab spa, circa la mancata ottemperanza della sentenza n.794 con la quale nei giorni scorsi, i giudici del Tar di Salerno, avevano ordinato al Comune di Buccino di fornire alla Buoneco srl l’accesso con estrazione in copia di tutti gli atti autorizzativi e paesaggistici comunali inerenti l’opificio dell’industria conserviera Icab spa e di tutti gli altri stabilimenti industriali siti nella zona industriale volceiana. Sentenza con la quale il Tar, a seguito del silenzio assenso riservato da Palazzo di città alla società di trattamento rifiuti Buoneco srl, titolare di un lotto sito nella zona industriale di Buccino e facente capo agli imprenditori di Sarno, Gaetano Buonaiuto e Gaetano Agovino, circa la richiesta avanza dalla società sui permessi paesaggistici in capo alla dirimpettaia industria conserviera Icab, anche quest’ultima attiva nella zona industriale volceiana, aveva nominato un commissario ad acta per l’ottemperanza a tale richiesta. Commissario prefettizio, individuato nella funzionaria Anna Pierri, incaricata di fornire tutti gli atti alla ricorrente Buoneco. Mancata ottemperanza dal parte del Comune che secondo il sindaco Parisi, sarebbe riconducibile ad un “mero disguido amministrativo – scrive il sindaco, che spiega come – l’opificio dell’industria conserviera sia presente sul territorio volceiano da circa quarant’anni cioè dalla realizzazione della zona industriale“. Anni, quelli riferiti alla realizzazione della zona industriale finanziata con la Legge 219/1981 e successivamente L.32/92, in cui i pareri autorizzativi paesaggistici non erano obbligatori e vincolati per le aziende, “queste circostanze – sottolinea Parisi nella missiva – spiegano le ragioni per le quali l’autorizzazione paesaggistica della Icab non è stata rinvenuta nell’archivio del nostro Ente“. Una querelle quella tra Buoneco e Comune, che trova origine anni fa, quando nel 2016 l’azienda di rifiuti acquista dal Cgs Salerno il lotto n.18 sito nella zona industriale di Buccino e presenta a Comune e Regione, un progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento aerobico di rifiuti, a matrice organica, di 113mila tonnellate. Progetto che a Palazzo di città passa con il “silenzio assenso” del Comune, salvo un anno dopo, vedere l’opposizione dell’Ente mentre l’iter procedeva in Regione per le autorizzazioni ambientali. Iter che però resta in attesa anche dell’esito del contenzioso che prima ha visto la Buoneco fare ricorso al Tar contro il Comune, chiedendo ed ottenendo l’annullamento di una variante al Puc che nel 2018 ha trasformato la zona industriale da “industriale” a “distretto agroalimentare-artigianale”, vietando l’insediamento a industrie non agroalimentari, e che ora è pendente davanti al Consiglio di Stato.