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Salerno – Le indiscrezioni relative a presunti coinvolgimenti in indagini della Direzione Investigativa Antimafia di Franco Alfieri, già capo staff del Governatore De Luca, oggi consigliere del Presidente e candidato alla carica di sindaco al Comune di Capaccio-Paestum, scatena le reazioni. Innanzitutto del Movimento 5 Stelle che, attraverso il sottosegretario di Stato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il parlamentare Andrea Cioffi, accusa: “L’ex capo staff del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, quello delle ‘fritture’ per intenderci, è stato oggetto stamattina di una perquisizione da parte della DIA di Salerno. L’ipotesi di reato è di scambio elettorale politico-mafioso. Questo signore è ancora oggi consigliere di De Luca per le tematiche attinenti a ‘Politiche agricole, alimentari e forestali, caccia e pesca’. Buone riflessioni a tutti”.

A rincarare la dose è Edmondo Cirielli, Questore alla Camera dei Deputati e parlamentare di Fratelli d’Italia: “Da organi di stampa apprendiamo che l’ex sindaco di Agropoli Franco Alfieri, oggi candidato sindaco a Capaccio risulterebbe indagato per voto di scambio. Siamo curiosi di sapere cosa pensano dell’indagine sul consigliere politico del presidente della Regione Vincenzo De Luca sia l’ex capo della Procura nazionale Antimafia, Franco Roberti, oggi candidato alle europee con lo stesso partito di Alfieri, che il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti. Sembra strano, soprattutto perché Roberti avrebbe dovuto supervisionare la legalità e la trasparenza degli uomini di De Luca. Da un ex magistrato ci aspettiamo parole forti di condanna contro ogni pericoloso incrocio tra camorra e politica. Mentre nulla ci aspettiamo da De Luca che in passato ha esaltato il sistema delle fritture di pesce. Roberti e Zingaretti rifiuteranno, anche pubblicamente, i voti di un indagato per voto di scambio? O faranno finta di nulla?”.