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È attesa per oggi la sentenza della Corte d’assise di Macerata a carico di Filippo Ferlazzo, 33enne salernitano, – presente in aula – accusato di omicidio volontario e rapina per la morte di Alika Ogorchukwu, il 39enne ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche il 29 luglio 2022: l’imputato aveva chiesto l’elemosina all’imputato e alla compagna, a cui aveva toccato un braccio: Ferlazzo lo aveva colpito con la stampella che il nigeriano usava per camminare, poi era salito sopra di lui a cavalcioni, schiacciandogli il collo e la testa.
Stamani è iniziata l’ultima udienza davanti al presidente della Corte Roberto Evangelisti, al giudice a latere Federico Simonelli e ai giudici popolari che, dopo la requisitoria finale, si chiuderanno in camera di consiglio per emettere il verdetto a carico dell’imputato. 
Mentre la perizia richiesta dai giudici aveva stabilito la capacità di intendere e di volere dello stesso imputato. In aula anche Charity Oriakhi, la moglie di Alika che, attraverso l’avvocato Francesco Mantella, si è costituita parte civile assieme al figlio ancora minorenne.

La Procura di Macerata ha chiesto la pena dell’ergastolo per Filippo Ferlazzo, il 33enne salernitano che nel luglio del 2022 aggredì e uccise a Civitanova Marche Alika Ogorchukwu, 39enne ambulante nigeriano, dopo che quest’ultimo aveva chiesto l’elemosina a lui e alla sua compagna. La richiesta del pm Claudio Rastrelli è arrivata stamani al termine della sua requisitoria – durata circa un’ora – davanti ai giudici della Corte d’Assise di Macerata.
Ha usato un’aggressione brutale che si usa per uccidere un animale“, è stato uno dei passaggi più forti pronunciati dal pubblico ministero nel ricostruire la condotta dell’imputato nei confronti di Alika. Il pm ha anche più volte evidenziato la capacità di intendere e di volere di Ferlazzo, così da non poter concedere le attenuanti generiche per il suo “disturbo borderline della personalità”. Per l’accusa di rapina del cellulare dell’ambulante, il pm ha chiesto l’assoluzione.