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Valva (Sa) – Un fascio di fiori avvolti nel tricolore, un minuto di silenzio e un momento di preghiera. Li hanno ricordati così, in silenzio, gli eroi caduti nell’attentato di Nassirya avvenuto il 12 novembre 2003, il sindaco del comune di Valva, Giuseppe Vuocolo, insieme a componenti dell’amministrazione comunale e un gruppo di cittadini, che questa sera si sono ritrovati davanti alla targa che omaggia con il tricolore i caduti, in piazza Nassirya a Valva.

Diciotto anni fa, il 12 novembre del 2003 a Nassirya, nella cittadina sita nell’area sud dell’Iraq, davanti all’ingresso della base militare italiana dei carabinieri, scoppiò un camion cisterna carico di esplosivo, provocando l’esplosione del deposito munizioni della base militare. La deflagrazione alla base maestrale del contingente italiano provocò oltre 50 tra morti e feriti, civili e militari. In quell’attentato alla base militare morirono in 28 persone di cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari, 2 civili) e 9 iracheni.

Un attentato che colpì mortalmente al cuore l’Italia e che nel 2008 la città di Valva, alla presenza dell’allora presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, ha voluto omaggiare intitolando ai caduti di quella strage, la piazza principale della città.
Ricordare coloro che hanno perso la vita nell’attentato a Nassirya è un dovere civile e istituzionale – spiega il vicesindaco di Valva, Luca Forlenza. Servitori dello Stato – ricorda – impegnati per affermare la solidarietà e la pace tra i popoli che abbiamo il dovere di omaggiare e nella cui memoria – chiosa il vicesindaco di Valva – dobbiamo sempre ricordare l’importanza che la pace svolge nel mondo”.