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Salerno – L’Unione delle Camere Penali Italiane “contrasta il disegno di legge di modifica del codice delle leggi antimafia e delle norme sulla ‘confisca allargata’, in quanto riforma autoritaria che allontana il nostro Paese dal giusto processo e dai principi costituzionali, come evidenziato anche da autorevoli accademici, giuristi e parte della magistratura”. Per questo i penalisti hanno proclamato una giornata di astensione per il 18 luglio, organizzando una manifestazione nazionale a Salerno. Le critiche formulate dall’Ucpi al disegno di legge, rileva la nota dei penalisti, “hanno immediatamente trovato il consenso esteso e convinto di vasti settori dell’accademia, della politica e di parte della stessa magistratura”. Sotto l’ennesima “spinta del populismo penale – si fa notare – il Governo si appresta a varare una riforma che frutterà assai poco sul piano della lotta alla criminalità dei ‘colletti bianchi’, ma che certamente contribuirà ad abbassare in maniera consistente lo standard delle garanzie ed a collocare l’Italia al di fuori dei parametri indicati dalla giurisprudenza CEDU”. “Al contrario – sottolinea l’Ucpi – occorre operare una revisione profonda e razionale dell’intero sistema della prevenzione, che recuperi i valori e le garanzie del giusto ed equo processo, rielabori e definisca i presupposti applicativi delle misure in modo che gli stessi risultino conformi a principi di civiltà giuridica, e non fondati sulla logica del sospetto”-