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Salerno – Inizio dell’anno scolastico: il Primo Circolo Didattico di Nocera Superiore torna a riunire, in presenza, il proprio collegio-docenti mentre a Salerno l’Associazione ‘Mezzogiorno, Italia, Mediterraneo Europa’ (AssoMiMe), risponde in maniera molto critica al ministro Azzolina.

I Circolo Didattico – Un primo passo verso il ritorno alla normalità. Così va inquadrato il primo Collegio dei Docenti del nuovo anno scolastico per il Primo Circolo Didattico di Nocera Superiore. Un Collegio dei Docenti tenutosi finalmente in presenza, a 6 mesi dall’avvio del lockdown che ha stravolto l’intera attività didattica degli alunni.
Il ritorno dei discenti alle lezioni in presenza “è una piccola grande sfida da vincere, un obiettivo importante partito dal fondamentale briefing tra i docenti per approcciarsi al nuovo anno scolastico”, spiega il dirigente scolastico, prof. Antonio Pizzarelli che, nella palestra del plesso Marco Polo, unitamente a tutti i docenti ha espresso con determinazione l’idea di voler riprendere con le dovute cautele l’attività didattica in presenza.
Il Collegio di inizio anno è servito anche a mettere in primo piano le incognite che riguardano questa ‘ri-partenza’. A iniziare dalla data di inizio dell’anno scolastico.
«Il Governatore Vincenzo De Luca si è riservato una decisione definitiva entro il termine di questa settimana – ha spiegato Pizzarelli -. Resta dunque concreta l’ipotesi di una ripresa fissata successiva all’appuntamento elettorale. In Campania tanti sono i sindaci che hanno richiesto infatti uno slittamento al 24 settembre, così da avere più tempo a disposizione per la riorganizzazione logistica, ma anche per un netto risparmio in termini di esborsi per le varie sanificazioni da fare. Rimangono, poi, tutte le altre ben note criticità relative ad ambienti, banchi, organici e quant’altro. In ogni caso, per quanto di mia competenza, vi posso assicurare che la macchina organizzativa è stata avviata. Nei prossimi giorni gruppi di lavoro dei docenti, funzioni strumentali, ufficio di presidenza del Comitato Genitori, Consiglio di Circolo e ancora il Collegio dei Docenti si riuniranno per definire gli aspetti di propria competenza. Solo allora e dopo le direttive del Ministero e della Regione, sarà possibile fornire un quadro organizzativo quanto più completo possibile. Intanto, dalla prossima settimana si procederà alla distribuzione delle cedole per dotare gli alunni dei libri di testo per l’anno scolastico 2020-21».

Risposta alla Azzolina – Sulla recente lettera del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ai docenti si registra la risposta del professoressa Laura Patrizia Cagnazzo (foto in basso), vicepresidente di AssoMiMe e responsabile del Dipartimento Istruzione. Si legge: “Gentile Ministro Azzolina, grazie per la lettera di incoraggiamento che ha voluto inviare a tutta la comunità scolastica ricordando l’impegno dei docenti e di tutta la comunità, il senso di responsabilità e di dovere. Grazie, dal più profondo del cuore, grazie per le lusinghiere parole, grazie per averci dato questa carica di energia, ne avevamo bisogno. Però mi sfugge l’utilizzo improprio di quel plurale maiestatis… noi come governo e ministero, giusto? Non come comunità educante perché noi ci siamo impegnati subito per colmare il vuoto educativo che ha generato il lockdown. Perché non avete iniziato a pensare alla ripresa dell’anno scolastico quando a marzo è stato giustamente chiuso tutto all’ improvviso? La comunità educante ha dato sempre prova del suo attaccamento al lavoro fedele al mandato e alla delega educativa condivisa con le famiglie e gli studenti. E con deontologia, senza nessuna remora ci siamo messi a lavoro, al sud poi senza neanche la banda larga… Tralasciamo questo pietoso argomento.

Io, davvero, resto basita. Guardi che non avevamo bisogno di incitazioni ma di sicurezze per noi, per le nostre famiglie, per gli studenti e per i loro cari… Penso sia consapevole che la comunità dei giovani adolescenti sia poco incline a regole così restrittive (sono quei giovani la cui  la fascia d’età risulta maggiormente asintomatica); il governo, in primis il ministero da lei rappresentato, sta dando segnali ed indicazioni parossistiche da tre mesi a questa parte. Noi vogliamo rientrare in sicurezza a scuola e, purtroppo, nessuna delle indicazioni forniteci ci rassicura. Finestre aperte per il ricambio dell’aria? Ma certamente, fino ad ottobre qui al sud, poi? Tute da sci per studenti e prof.  in classe per tutto l’autunno ed inverno a seguire? E se mi ammalassi perché lo studente asintomatico, per gioco, si siede in cattedra ed usa gli oggetti e qualche gocciolina di saliva, mentre parla con i suoi compagni, casualmente, intinge il piano di lavoro del docente? Magari dopo che il docente ha pure sanificato la sua postazione! Quindi si dovrebbe prevedere la doppia sanificazione da parte del docente che subentra in classe! Invece degli strumenti di lavoro il docente porterà con sé il carrellino con il necessario per pulizia e sanificazione, guanti, spray a base di alcool, rotolone di carta usa e getta. Sa cosa significa fare il cambio d’ora e raggiungere un’altra classe da una altra parte dell’istituto? Lei pensa ed è convinta che i miei giovani studenti restino seduti al loro ‘monoposto’ in attesa di altro docente o che, giusto per sgranchirsi le gambe si alzino ricordandosi di mettersi la mascherina? A scuola i ragazzi si sentono a casa (evviva). Chi controllerà che tutti restino immobili? Queste indicazioni che avete prodotto, purtroppo, non sono facilmente osservabili… Noi ci impegneremo al massimo perché tutti le osservino ma la  sicurezza è ben altra cosa. La scuola che vogliamo? Quella che ci hanno distrutto in 12 anni di tagli, di mancata perequazione tra il nord e il sud (si legga i dati dei fondi destinati al sud per la scuola, per i trasporti, per le infrastrutture), numero di allievi. Mah, forse la sua missiva doveva essere avere ben altri destinatari e contenuti, doveva essere rivolta a richiamare più le vostre responsabilità ed inefficienze. E per favore, riferisca a tutta quella bella squadra di tecnici e sapienti scienziati che disquisiscono di scuola senza averla, da un bel po’ frequentata o quantomeno vissuta, che vengano a farci visita con mascherina e metro alla mano per verificare lo stato dell’edilizia scolastica al sud e del suo malconcio patrimonio immobiliare, vilipeso da anni di ‘scippi’ grazie all’applicazione dell’ignobile principio dell’assegnazione di fondi alle Regioni regolato dai bisogni storici, giammai applicando quello costituzionalmente garantito idealmente dalla riforma del titolo V della costituzione: i LEP (Livelli essenziali di prestazione). Tutto questo scempio è passato silenziosamente e viscidamente attraverso fior fiore di governatori, deputati e senatori della gloriosa Repubblica Italiana. Ma le sedioline con le rotelle potranno poi portare anche a casa i ragazzi’ Sarebbe bello risolvereste anche il problema del trasporto e della sostenibilità ambientale”.