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Da Salerno un ricordo sempre vivo e che parte da lontano, precisamente nel 2012  con la realizzazione del cortometraggio illustrato “Munnizza”. Stiamo parlando, a 76 anni dalla nascita, dell’evento “Buon Compleanno Peppino Impastato” in programma a Salerno nei giorni 5 e 6 gennaio. La due giorni prenderà il via venerdì, a partire dalle ore 18.30 al Piccolo Teatro Portacatena, ospite Salvo Ruvolo. Dialogherà con il Presidente dell’Associazione “Musica e Cultura” e partner delle iniziative di “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato” di Cinisi, il giornalista Peppe Leone. Le letture saranno affidate alle cure degli attori Nadia D’Amico, Ciro Girardi e Marco Villani. I suoni alla maestria di Giosi Cincotti. Sabato, dalle ore 19.30 presso Art. Tre in vicolo San Bonosio, connubio perfetto con il Presidente Ruvolo e la video installazione della Cactus film. L’evento è realizzato in collaborazione con il Bar Verdi 1910 ed il service Left & Right. Parlavamo in precedenza di un ricordo sempre vivo e che parte da lontano: nel 2008 a Cinisi, al 30°anniversario della morte di Peppino Impastato, incontriamo una città dalle finestre chiuse, distante, che non ha ancora digerito la figura di un ragazzo che molti anni prima si era opposto pubblicamente ai pupari del malaffare, alla criminalità, ai traffici illeciti e ai politici corrotti di un piccolo paese della Sicilia in provincia di Palermo. Peppino Impastato con la sua Radio Aut dava fastidio, rompeva le scatole, raccontava le collusioni tra politici e mafiosi del luogo e, cosa per molti più insopportabile, aveva l’ardire di opporsi a un sistema consolidato di cui anche la famiglia era parte integrante. Suo padre era mafioso, i parenti di sua madre erano mafiosi. Una scelta coraggiosa quella di Peppino, pagata con la vita nella notte tra l’otto e il nove maggio 1978 sui binari del treno Trapani-Palermo, con un carico di esplosivo. Oggi è più vivo che mai, e siamo ancora qui a raccontare di lui, con questa esperienza vissuta in prima persona che ci ha spinto a realizzare un cortometraggio illustrato dal titolo “Munnizza” prodotto nel 2012 dalla Cactus film in collaborazione con Marta Dal Prato e Andrea Satta, presentato a Cinisi nello stesso anno, a cento passi dalla casa di Peppino in un luogo simbolo del potere mafioso, il salone della casa del boss Gaetano Badalamenti, mandante del delitto, ora bene confiscato e restituito alla società civile. In questi anni abbiamo raccontato come vecchi cantastorie alle nuove generazioni, nei festival e soprattutto in scuole e associazioni in giro per l’Italia, con una mostra, proiezioni e incontri, uno degli esempi più alti di lotta per la liberazione dell’umanità dall’oppressione, spesso alla presenza di suo fratello Giovanni, erede e custode della memoria di Peppino che con coraggio e abnegazione ne continua la lotta.