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Campagna (Sa) –  Una visita istituzionale tra la popolazione che insieme al questore morto internato nel campo di concentramento di Dachau, Giovanni Palatucci, e al vescovo di Campagna, Giuseppe Maria Palatucci, durante la Seconda guerra mondiale, mise in salvo, dallo sterminio, gli ebrei internati nel campo di concentramento ubicato nel proprio territorio.

Un percorso storico, di legalità e culturale dunque, quello che ha “segnato” la  visita del prefetto di Salerno, Francesco Russo, giunto ieri nella cittadina della Valle del Sele. Accolto dal sindaco di Campagna, Roberto Monaco, dai consiglieri comunali, dagli studenti del liceo musicale “Confalonieri”, dai Carabinieri della locale stazione diretti dal maresciallo Angelo Solimene, dalla Polizia municipale, dall’associazione nazionale della Polizia di Stato, dai volontari della Protezione Civile di Campagna e dal parroco, don Carlo Magna, il prefetto ha visitato il museo della Memoria della città  che, attraverso illustrazioni grafiche ed interattive ad alta tecnologia, narra la storia della Shoah e degli ebrei internati nel campo di concentramento di Campagna.

“Incontro di importante rilevanza istituzionale e storica per la nostra città”, ha sottolineato il primo cittadino, Roberto Monaco, che dopo la visita nei luoghi della Memoria, ha accompagnato il prefetto negli angoli che “raccontano” la storia della città feudo della famiglia reale dei principi Grimaldi di Monaco. Una visita importante quella di Russo quindi, che è terminata nei luoghi sacri della città tra cui la chiesa di San Bartolomeo, la Cattedrale e l’ex convento dei frati cappuccini.

Mariateresa Conte