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Capaccio-Paestum (Sa) – Tutti sul posto, in via Tavernelle 58 a Capaccio-Paestum, parlano di Gilda Candreva, 76 anni, come una donna tranquilla, pacifica che mai avrebbe potuto fare del male ad un nipote, quasi a voler smentire subito una versione riportata da alcuni giornali in base al quale la nipote avrebbe riferito di essere stata colpita per prima dalla nonna.
Questa versione è stata smentita anche dal comandante della compagnia dei carabinieri di Agropoli, il capitano Fabiola Garello, che sta lavorando con i suoi uomini alla ricostruzione della dinamica, ma soprattutto del movente.
Mai un litigio, una famiglia serena e tranquilla quella dietro le finestre della piccola abitazione a due passi dai Templi di Paestum dove si è consumata la tragedia nella serata di ieri, come confermano anche delle vistose macchie di sangue ancora ben visibili sull’asfalto oltre al nastro bianco e rosso che sigilla il luogo dell’omicidio.
Questa mattina i carabinieri hanno ascoltato anche un’altra nipote della vittima che abita di fronte e che è stata tra le prime ad accorrere sul posto. “All’inizio abbiamo pensato fosse svenuta”, ha raccontato ancora sotto choc. Ed invece la signora Gilda, 76 anni, è stata uccisa con sei colpi sferrati con un coltello dalla nipote 16enne, prossima a compiere 17.
La ragazza, ritrovata in strada dai carabinieri che l’hanno arrestata in flagranza di reato, dopo essere stati allertati dai vicini di casa si trova ora rinchiusa nel carcere minorile. Nella strada che ospita numerosi locali ed alcuni residenti nessuno sa darsi una spiegazione e pace per quanto è accaduto.
Un’altra vicina, il cui marito è cugino della vittima, continua a ripetere che non è possibile che Gilda era una donna pacifica che voleva bene ai nipoti e al suo cagnolino.