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Cava de Tirreni (Sa) – Vigilia di derby e quindi è il momento delle parole, della presentazione della gara. Ha parlato Modica, l’allenatore della Cavese, la squadra che è pronta ad aspettare la visita dei cugini della Juve Stabia. Un derby che si annuncia caldo, da disputare davanti a un pubblico di categoria superiore. Una sfida nel ricordo di Catello Mari, stabiese di nascita e cavese sportivamente parlando.

E’ la classica gara da cornice importante – inizia Modica – da disputare nel ricordo di Catello Mari. C’è il desiderio di applaudire l’uomo e lo sportivo, una storia che lega queste due realtà in maniera indissolubile. Spero sia una bella giornata di sport così come spero sia bella anche la partita, da vivere nel segno della civiltà”.

E poi c’è la partita con due formazioni che vivono un momento diverso e hanno qualità completamente diverse l’una dall’altra.

Se la Juve Stabia è seconda con una gara in meno allora significa che ha valori importanti. Giocano bene, hanno una grande forza d’urto. I punti che hanno collezionato sono il frutto del lavoro svolto da Caserta. Ma non dobbiamo soffermarci su questo. Anche noi domani abbiamo qualcosa da dire e da farci perdonare dopo Siracusa. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per fare bene”.

Di sicuro la Cavese non dovrà ripetere la prestazione di Siracusa ed evitare la caduta così rovinosa.

Vogliamo migliorare tutti. Certe volte un risultato negativo maschera tutto. In Sicilia alcune cose buone le abbiamo fatte, ci mancano tre rigori. Dopo Trapani pensavamo di avere qualcosa in più del Siracusa ma abbiamo sbagliato l’approccio e abbiamo sbagliato troppo. Troppa confusione in una gara che si poteva risolvere grazie a un episodio. Va anche detto che abbiamo perso per due autoreti, qualcosa che non puoi mettere in preventivo. Ma non voglio trovare giustificazioni, dobbiamo solo lavorare di più”.

Il derby è alle porte, serve fare tesoro di quanto fatto nelle sfide precedenti in una partita che si preannuncia dura sotto tutti i punti di vista.

Sarà una sfida che si giocherà sui duelli. Abbiamo perso alcune certezze e devo fare mea culpa perché sono il primo responsabile. Devo essere io a dirgli come approcciare le gare nel modo migliore. Dobbiamo avere il coraggio di sapere con chi abbiamo a che fare. Sappiamo che possiamo cadere ancora ma quello che conta è sapere come rialzarci. Contro la Juve Stabia dobbiamo ridurre al minimo ogni errore perché possono punirci in ogni circostanza. Sono più bravi di noi tecnicamente e mentalmente, fisicamente è da vedere”.