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Nei giorni scorsi, nel Comune di Cetara, sono apparsi dei manifesti con cui il Comune invita i cittadini a non somministrare cibo ai gatti randagi e a prendersene cura nelle proprie abitazioni. A seguito delle proteste e delle polemiche, il Sindaco ha chiarito che non si tratta di un vero e proprio divieto e che lui stesso si occupa di diversi gatti nel cortile privato della propria abitazione e per questo avrebbe invitato i suoi concittadini a fare lo stesso, evitando di utilizzare lo spazio pubblico. 

Posso capire le esigenze del Sindaco, ma sono convinta che quello utilizzato non sia il modo giusto. Mettere dei manifesti di questo tipo rischia soltanto di fomentare l’intolleranza delle persone che non gradiscono la presenza dei gatti e questo potrebbe portare anche a gesti estremi o vari tipi di maltrattamento”, ha affermato Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection: “Considerando anche la sensibilità che il Sindaco ha dichiarato di avere nei confronti del mondo animale, gli ho quindi scritto una lettera (Link alla lettera – https://www.lndcanimalprotection.org/wp-content/uploads/2023/10/LNDC-Lettera-Sindaco-Cetara.pdfinvitandolo a organizzare un incontro con i volontari che si occupano dei gatti liberi per concordare insieme le giuste modalità di somministrazione del cibo. Gli ho anche ricordato che, secondo la legge regionale della Campania, i gatti liberi non possono essere allontanati dal loro territorio e quindi l’idea di accudirli all’interno delle abitazioni non è fattibile, anche considerando che molti di loro magari sono diffidenti e che non tutte le persone hanno la possibilità di accoglierli in casa”.