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“Non facciamoci vincere dall’odio, dal rancore, dalla droga, Ma guardiamo con gli occhi chiari di Anna il tempo che il Signore ci dona come una stagione da vivere con gioia”. Si emoziona e non nasconde le lacrime, leggendo il suo messaggio, Don Antonio Pisani, il parroco di Pontecagnano al quale Don Angelo Barra, alla guida della Chiesa di Mariconda, cede la parola durante la funzione religiosa per l’ultimo saluto ad Anna Borsa.

“A Mariconda, (dove la famiglia ha scelto di celebrare i funerali della giovane parrucchiera uccisa l’ultimo giorno di Carnevale con tre colpi esplosi da una pistola 7,65 dal suo ex Alfredo Erra),  c’è l’origine della tua identità – ricorda il prete – a Pontecagnano, (dove Anna viveva e lavorava nel salone di Acconciatura Sica in via Tevere) volevi costruire i tuoi sogni”. Un lungo applauso ha accolto le parole di don Antonio, preceduto anche da un messaggio del vescovo di Salerno letto in apertura della celebrazione alla quale hanno partecipato per l’intera durata sia il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca che i sindaci di Salerno e Pontecagnano Faiano. All’uscita della bara, volano in alto palloncini bianchi, cuori rossi e la scritta “ciao Anna”. Il dolore e le lacrime vengono spezzati solo dalle voci di chi chiede giustizia e l’ergastolo per chi ha fermato la vita e la gioia di Anna e di tutti quelli che le hanno voluto bene.