- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Era professore di matematica alla scuola Salvatore Quasimodo l’uomo che ha perso la vita a causa del Covid, che ha contagiato ed ucciso anche la madre.

La notizia ha fatto rapidamente il giro della città di Salerno dove a pochi giorni dal ritorno in presenza degli alunni nelle scuole elementari e medie e alla vigilia della riapertura delle superiore cresce la preoccupazione per i contagi. Positivo al Covid anche il papà di alunno che frequenta la scuola media Lanzalone, nel centro storico di Salerno: il figlio e l’intera famiglia è in quarantena, mentre ci sarebbe un caso, una collaboratrice scolastica, anche alla scuola del Parco Arbostella.

Davanti a questo dilagare di casi, si registra la nuova presa di posizione del gruppo social genitori Salerno Sì Dad che ha chiesto tramite i suoi amministratori Antonio Ilardi e Mary Buono di rendere noti i dati. Le lettera aperta di richiesta di accesso agli atti è indirizzata al direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Salerno, Domenico Della Porta, al quale si chiede di rendere pubblici i contagi rilevati in ambito scolastico nel corrente anno 2021 a far data dalla ripresa delle attività didattiche in presenza, specificando l’Istituto in cui si sono presentati, il numero di classi per le quali è stata disposta la quarantena, il numero e l’esito dei test diagnostici effettuati ai fini Covid-19.

Il gruppo di genitori va oltre e chiede anche che i dati sui contagi rilevati in ambito scolastico a far data dal 1 Febbraio 2021, specificando l’Istituto in cui si sono presentati, il numero di classi per le quali è stata disposta la quarantena, il numero e l’esito dei test diagnostici effettuati ai fini Covid-19, siano resi noti a tutti. Tali report costituiscono, da tempo, prassi ordinaria di tante ASL italiane e campane, nonché che l’esatta conoscenza dei dati è essenziale sia ai fini istituzionali che ai fini personali per l’adozione delle conseguenti determinazioni a tutela della salute pubblica. In caso di mancato accoglimento, i due amministratori si dicono costretti loro malgrado, al fine di tutelare il superiore Diritto alla Salute, a ricorrere alla competente autorità giudiziaria